Il-Trafiletto

30/11/13

Omicido e cannibalismo: una storia orribile

Orribile questa storia, se risulterà vera. Un intreccio horror, con pietanza finale. Sembra che un poliziotto tedesco abbia ucciso un uomo e mangiato parti del corpo. Arrestato il poliziotto 55enne di Dresda, che avrebbe conosciuto la vittima in un sito dedicato al cannibalismo.
L’agente è stato arrestato mercoledì scorso e si trova sotto custodia. Gli inquirenti hanno escluso al momento accuse per atti di cannibalismo riportati invece da alcuni media.
L'abitazione dell'omicida

Il 55enne ha confessato di aver tagliato la gola alla vittima su sua richiesta e di aver poi smembrato il suo corpo in piccoli pezzi, sotterrati nel suo guardino. La vittima, un uomo di 59 anni di Hannover, Bassa Sassonia, aveva “fin dalla sua giovinezza immaginato di essere ucciso e mangiato”, ha detto il capo della polizia di Dresda, Dieter Kroll: Tuttavia non sono stati raccolti finora elementi a conferma di atti di cannibalismo. Quando è stata denunciata la scomparsa della vittima, la polizia ha avviato le indagini, scoprendo i contatti avuti via web con il sospetto omicida. “Non si erano mai incontrati prima”, ha detto l’inquirente Maik Mainda, riferendo di molti contatti via email, sms e telefono durante il mese di ottobre. I due uomini si sono incontrati il 4 novembre alla stazione ferroviaria di Dresda, da dove hanno raggiunto l’abitazione del sospetto omicida, nella città di Hartmannsdorf-Reichenau. “L’accordo era che l’omicidio doveva avvenire subito”, ha precisato Mainda. L’agente ha quindi “usato un coltello per causare una ferita mortale alla gola della vittima, che ha poi portato al suo decesso”. “Il sospetto ci ha detto di aver fatto a pezzi la vittima, anche pezzi molto piccoli, e di aver tagliato le ossa - ha proseguito l’inquirente - il sospetto ha poi sepolto le membra in un giardino di sua proprietà”. Lo stesso agente ha già indicato agli inquirenti i siti dove ha sepolto la sua vittima. Anche se non si tratta di una vicenda di cannibalismo, il caso ha riportato alla memoria il “cannibale di Rotenburg” del 2001: Armin Meiwes, un informatico da 41 anni, uccise Bernd Juergen Brandes, 43, incontrato su internet, ne smembrò il corpo e ne mangiò alcune parti. Nel 2006 Meiwes è stato condannato all’ergastolo.                                          fonte

Cacciari punge alla "Zanzara"

"L'ultima assemblea del Pd? E’ stata una cosa scandalosa, uno schifo.Così si è espresso Cacciari ospite de “La Zanzara”, su Radio24.
“Barbara Berlusconi? L’ho conosciuta come studentessa qualche anno fa ed è una ragazza bravissima, appassionata e di una assoluta modestia. In politica potrebbe funzionare meglio di Marina Berlusconi”. L’ex sindaco di Venezia nel 2010 era pro Rettore dell’Università San Raffaele di Milano dove si è laureata la figlia del Cavaliere. “Barbara” – continua – “non faceva assolutamente pesare il suo cognome. E in politica può funzionare perché ha curiosità e cultura. Marina mi dicono invece sia una brava amministratrice ma gli imprenditori veri vogliono comandare e non possono fare politica”.

Cacciari
Cacciari commenta con toni critici l’ultima assemblea del Pd: “E’ stata una cosa scandalosa, uno schifo. E’ un piccolo grande scandalo che un partito discuta da mesi di stupidaggini che non hanno nessuna importanza per i cittadini in un momento così drammatico”. E su Matteo Renzi, di cui riconosce però il valore politico, è altrettanto duro: “Poverino, si agita continuamente. Va a pranzo con chi gli capita, va in cerca di immagine e una volta va con Cavalli, l’altra con Signorini. Ogni giorno deve vedere la sua immagine sui giornali. Renzi” – prosegue – “per la sua cultura pensa di poter fare il premier senza partito, ma non esiste. L’uomo è agitato, per ora va avanti a battute”. Il filosofo si pronuncia anche sulla questione del transito delle grandi navi da crociera a Venezia: “Le grandi navi sono dannose, è scientificamente provato, e chi dice di no mente sapendo di mentire”. Ma contesta la recente campagna di Adriano Celentano, che ha comprato una intera pagina del Corriere della Sera per schierarsi contro il passaggio delle navi nelle acque della laguna. “Bisogna sempre sapere ciò di cui si parla, ma la democrazia spesso è anche chiacchiera. Cosa devo pensare allora quando della costituzione italiana o di Dante mi parla Benigni? Sono parole così, Celentano è autorizzato a parlare come Benigni”.

Ecco i parenti stretti dei diamanti

Ecco i parenti stretti artificiali dei diamanti. Costituiti di nanoparticelle e Dna, sono stati costruiti in laboratorio partendo da nanoparticelle d'oro rivestite di Dna: la loro unione è stata ottenuta mimando passo dopo passo lo stesso lento processo che dà origine alle gemme in natura.


La tecnica, descritta sulla rivista Nature dai ricercatori della Northwestern University, consentirà di creare cristalli sfaccettati e quasi perfetti anche di grandi dimensioni e utili in numerose applicazioni che vanno dall'elettronica fino alla fotonica e alla catalisi delle reazioni chimiche.

I cristalli artificiali dei diamanti sono costituiti da due tipi di nanoparticelle d'oro, rivestite da corti filamenti di Dna complementari. ''Immaginate di avere un contenitore con un milione di palline colorate, alcune rosse e alcune blu'', spiega il coordinatore dello studio, Chad A. Mirkin. ''Se provate a mescolarle fino ad alternare palline rosse e palline blu - aggiunge - questo non accadrà mai.

La struttura di minerali naturali a confronto con
i microcristalli fatti di nanoparticelle d'oro e Dna
(fonte: Evelyn Auyeung/Ting Li/Chad A. Mirkin/
Monica Olvera de la Cruz)
Ma se attaccate un filamento di Dna alle palline rosse, e uno complementare alle palline blu e agitate, o come nel nostro esperimento, mescolate in acqua, tutte le particelle riescono a legarsi l'una all'altra. In questo modo si assemblano in un cristallo tridimensionale che possiamo prevedere attraverso calcoli teorici e che possiamo realizzare sperimentalmente''.

 Per ottenere una struttura sfaccettata e quasi perfetta il segreto sta nella lentezza del raffreddamento, proprio come accade per la formazione delle preziose gemme naturali.

I ricercatori hanno mimato questo processo riscaldando la soluzione con le nanoparticelle fino a 55 gradi e portandola poi a temperatura ambiente molto lentamente, raffreddandola appena di un centesimo di grado al minuto. Dopo quasi tre giorni di attesa, si sono formati microscopici cristalli di altissima qualità, delle dimensioni di circa tre millesimi di millimetro. fonte

Renzi Cuperlo Civati: Un vero vincitore non c'è

Il botta e risposta, i twit con i cittadini, l'applausometro, lo spettacolo inizia con i canoni dello show, ma i tre protagonisti si mantegono nei ruoli e lo spettacolo continua senza un colpo di scena.
Cuperlo batte sul tema del lavoro, provoca Renzi sul presidenzialismo ed è il più deciso sull'opportunità di una patrimoniale. Civati è il più netto su matrimoni e adozioni gay e sulle critiche al governo, mentre il sindaco di Firenze va all'attacco su privatizzazioni e tagli alla spesa pubblica. Letta supera l'esame e viene promosso da Cuperlo e, a sorpresa, anche da un Renzi che mette da parte le vesti del rottamatore e sceglie un profilo più istituzionale.
Sono questi alcuni dei passaggi principali del confronto tv su Sky fra i tre candidati alla segreteria Pd. Un vero vincitore non c'è, anche se il più brillante è stato Pippo Civati, che ha sfruttato al meglio il suo ruolo di outsider.
Il triangolo
Ha giocato sull'effetto sorpresa e si è potuto permettere posizioni più nette rispetto agli avversari. E se il segreto di questi confronti è riuscire a stabilire un rapporto con chi ascolta, allora Civati è risultato il più disinvolto, un intrattenitore veloce dalla battuta pronta. Smontate le scenografie di X Factor, nell'Arena milanese di Sky si allestisce uno scenario che ricorda ancora troppo il talent show musicale. Tutti e tre in completo scuro, cambia solo il colore della cravatta: a righe blu e marroni quella di Cuperlo, tutta blu per Renzi e provocatoriamente viola (colore che porta sfortuna nel mondo dello spettacolo) per Civati. Compagni di partito, nemici per novanta minuti, il tempo di una partita di calcio. Ore 21, palla al centro, la partita comincia. Sotto la mannaia di un impietoso countdown, i tre hanno un minuto e mezzo per formulare una risposta alle domande del conduttore-arbitro Gianluca Semprini. Interagiscono con i cittadini via Twitter, si sottopongono al verdetto immediato dell'applausometro. Una giuria di esperti dell’università di Tor Vergata sostituisce quella del giovedì sera con Morgan e Mika, decretando in tempo reale la veridicità delle loro affermazioni.

29/11/13

Il romantico Biancospino e le sue straordinarie qualità

Trovo che il biancospino sia, nella sua selvaggia semplicità, un fiore romantico. Come il suo profumo.
Basta andare in campagna per vederne le lussureggianti siepi e stando attendi alle spine se ne possono cogliere dei mazzi bellissimi. Oltre alle queste qualità estetiche che hanno ispirato anche i poeti, il biancospino ha delle proprietà utili alla nostra salute. Vediamo quali sono e come far sì che possa diventare un nostro prezioso alleato. Biancospino in breve, riassunto su Biancospino
Anticamente: simbolo di speranza e fertilità Fiori: allontanavano gli spiriti maligni.
Biancospino


Biancospino, proprietà fitoterapiche del BiancospinoProprietà cardiotonica
Sebbene il biancospino sia ritenuto primariamente una droga ansiolitica e sedativa, anche l'azione cardiotonica rientra tra le sue principali proprietà: la droga aumenta la capacità di contrazione del muscolo cardiaco (proprietà inotropa positiva) e, nel contempo, rallenta la trasmissione dell'impulso nervoso, quindi anche la contrazione del cuore nel pompare sangue dagli atri ai ventricoli (proprietà batmotropa negativa). Proprio per questo motivo, gli estratti di biancospino sono da tempo utilizzati come terapia fitoterapica elettiva nel trattamento di scompensi cardiaci di media entità, nell'insufficienza coronarica, nelle turbe bradicardiche lievi, e nell'insufficienza miocardica (forma moderata). Oltre ad agire a livello cardiaco con azione inotropa positiva e batmotropa negativa, l'estratto di biancospino vanta proprietà cronotrope negative (riduzione della frequenza cardiaca) e dromotrope positive (aumento della conduzione atrio-ventricolare).
Proprietà vasodilatatrici coronariche
 Abbiamo visto che il biancospino è utilizzato per le proprietà vasodilatatrici coronariche: infatti, gli attivi del fitocomplesso stimolano il rilascio della muscolatura vasale liscia delle coronarie, cosicché si assiste ad una dilatazione dei vasi e a una diminuzione delle resistenze periferiche. A detta di ciò, è chiaro come il biancospino sia ampliamente utilizzato per il miglioramento delle performance cardiache.
Generalmente, per sfruttare le proprietà cardiotoniche del biancospino, in fitoterapia si consiglia la tintura madre oppure l'estratto fluido: è bene precisare, comunque, che questi preparati non sono efficaci in caso di patologie acute; piuttosto, il loro impiego è indirizzato alle insufficienze cardiache di lieve entità (non richiedenti cure digitaliche) e nella profilassi di ripristino in seguito a danni cardiaci/coronarici.
Proprietà antisclerotiche
 L'estratto di biancospino trova impiego anche nel trattamento dell'aterosclerosi: generalmente, la droga esplica eccellentemente questa funzione in sinergia con altri estratti, insieme dunque ad altri fitocomplessi. In modelli sperimentali, il biancospino, riducendo le resistenze periferiche, è idealmente in grado di prevenire l'aterosclerosi.
Proprietà sedative, ansiolitiche ed antisapasmodiche
La proprietà ansiolitico-sedativa è probabilmente quella meglio riconosciuta al biancospino: da tempo immemorabile, l'azione della droga a livello del sistema nervoso centrale viene sfruttata per eliminare, ridurre o, ancora, placare l'ansia, l'irritabilità o, più in generale, per controllare la componente emotiva di individui particolarmente agitati o ansiosi. Di riflesso, la somministrazione di estratti di biancospino migliora la qualità del sonno, favorendo un riposo tranquillo scorporato da ansia, affanni e difficoltà all'addormentamento.
Al fine di contrastare i sintomi tipici della sindrome ansiosa, è consigliata la somministrazione di estratto di biancospino sottoforma di tisane o decotti in associazione ad altre droghe ansiolitico-sedative, che ne potenziano l'attività medesima: particolarmente adatte la valeriana, la melissa, la camomilla, la passiflora.
Proprietà antipertensiva
L'azione antipertensiva eccellentemente espletata dal biancospino sembra essere strettamente legata alla proprietà vasodilatatrice-coronarica: l'azione antipertensiva della droga agisce essenzialmente a livello dei vasi dilatati per azione diretta.
Per dare una dimostrazione pratica delle capacità ipotensive espletate dal biancospino, si riporta un esempio: in media, dopo aver assunto estratti di biancospino, i soggetti affetti da ipertensione con valori pari a 160 e 150 mmHg (rispettivamente, pressione sistolica e diastolica), registrano una significativa riduzione dei valori pressori, fino a raggiungere gli 89 e gli 85 mmHg.
Proprietà ipolipemizzante
Alla luce di recenti studi sono emerse interessanti scoperte scientifiche riguardanti le proprietà del biancospino: sembra, infatti, che la droga sia in grado di espletare il suo effetto anche sulla colesterolemia e sulla lipidemia. In particolare, questa attività è stata dimostrata su modelli animali (ratti) alimentati con un regime dietetico ipercalorico.
L'attività ipolipemizzante associata al biancospino sembra essere particolarmente indicata per l'anziano affetto sia da ipercolesterolemia che da iperlipidemia associate a disfunzioni cardiache.
Tossicità e precauzioni d'uso
Chiaramente, la somministrazione di estratti di biancospino è bandita per quei soggetti sensibili ad una o più molecole del fitocomplesso.
In letteratura non sono segnalati casi importanti di tossicità al biancospino: infatti, la somministrazione, anche quando prolungata, di estratti di questa droga sembra essere piuttosto sicura, fatta eccezione per chi assume, contemporaneamente, farmaci ad azione diretta sul cuore.
Consigliato il monitoraggio o la vigilanza del paziente quando assume estratti di biancospino insieme a beta-bloccanti, sostanze di derivazione digitalica o farmaci ad azione bradicardizzante, onde evitare un potenziamento dell'effetto finale.
Rari i casi di tossicità acuta e subacuta legata alla somministrazione di biancospino.
E infine non dimenticate mai il gusto, anche solo per provare una piacevole sensazione al palato.
E infine


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