Il-Trafiletto
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14/11/14

Tre amiche, un segreto e la vendetta servita fredda

Il passato torna sempre a galla, questa volta sotto l'aspetto innocente di una vecchia compagna di scuola. Ecco la recensione del libro "La compagna di scuola" di Madeleine Wickham

Candice, Maggie e Roxanne lavorano al “Londoner” e sono grandi amiche. Durante una delle loro serate tra amiche, Candice incontra Heather, una vecchia compagna di scuola la cui famiglia, come molte altre, venne rovinata dal padre della stessa Candice. Quest'ultima, sentendosi in colpa e volendo rimediare, decide di farla assumere al “Londoner” e poi di ospitarla a casa propria, come coinquilina. Tutto sembra andare bene, ma Heather non è quello che sembra e la vita di Candice finisce lentamente in pezzi.

Lo stile della Wickham è ormai consolidato e caratteristico. A tutti i personaggi presenti nella storia viene dato il giusto spazio, così che il lettore possa conoscerli, apprezzarli ed affezionarsi a loro. Ampio spazio viene dato alle vicende di Maggie e Roxanne co-protagoniste di questo romanzo, anche se il nocciolo della storia ruota attorno a Candice. Il “cattivo” di turno invece viene lasciato in secondo piano, e il lettore può conoscerlo solo attraverso i brevissimi pezzi a lui dedicati o attraverso gli altri personaggi, questo rende anche più facile riconoscerlo.

Questa volta il “cattivo” di turno si dimostra infido e subdolo, tanto che renderlo antipatico non è poi così difficile. Per quanto riguarda Candice, la protagonista insieme alle amiche Maggie e Roxanne, c'è da chiedersi quanto sia verosimile una persona talmente ingenua da non rendersi conto di nulla, ma forse al mondo esistono realmente persone così.

Com'è nello stile dell'autrice la descrizione dei luoghi dove si svolgono le vicende sono subordinati alle vicende stesse, togliendo forse un po' di profondità al libro, ma non per questo riducendolo ad un brutto libro, niente affatto.

Credo si possa dire che sia il modo di scrivere della Wickham, così fresco e frizzante, a rendere i suoi libri così piacevoli da leggere, graziosi e con quella dose di sentimenti che non manca mai ai libri di questo genere.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)

17/10/14

Acchiappafantasmi cerca moglie

Mistero e romance per la recensione del romanzo "Il posto che cercavo" di Nicholas Sparks.

A Boone Creek, una piccola cittadina del North Carolina, misteriosi luci appaiono nel vecchio cimitero nelle notti di nebbia. Fantasmi? Jeremy non lo crede affatto e si reca nella piccola, tranquilla e isolata cittadina per scoprire la verità. Jeremy è pronto a tutto, ma non a Lexie, la bella bibliotecaria del paese, che con quel suo fare misterioso ed enigmatico lo ammalia dal primo momento in cui la incontra, proprio nel cimitero popolato da quelle misteriose luci.

Con una scrittura piacevole Sparks ci regala un libro grazioso e piacevole, certo, le dinamiche sono le classiche dei romanzi romance e il finale è scontato, ma la narrazione è così fresca e scorrevole che gli si perdona anche questo, soprattutto per quel finale da favola “vissero per sempre felici e contenti” che fa sempre piacere leggere.

Quel pizzico di mistero che si snoda per tutto il libro poi dona al romanzo quel giusto brio di cui aveva bisogno. Il gioco della coppie tra Jeremy e Lexie (ma non solo...) è scontato certo, ma lo scambio di battute tra i due personaggi lo rende piacevole e genuino.

La piccola comunità nella quale è ambientato il romanzo poi, ha il calore delle piccole cittadine, dove tutti si conoscono e le notizie volano più veloce di qualunque telefonata o sms potrà mai fare.

Un libro consigliato proprio per queste piccole particolarità che donano al romanzo quel qualcosa in più da renderlo diverso dal solito romance.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)

12/10/14

365 giorni tra polli arrosto e aragoste assassine

Nasce da un blog per affrontare lo stress e finisce per essere una maratona culinaria a tinte erotiche il romanzo d'esordio di Julie Powell. Ecco a voi "Julie&Julia".

Julie Powell si trova ad un vicolo cieco della propria vita. Un marito che ama, tre gatti, un piccolo appartamento, un lavoro che non sopporta e un vuoto allo stomaco che non sa come colmare. Almeno finché non si ritrova fra le mani il libro di Julia Child e suo marito non le propone l'idea di cucinare tutte le ricette del libro in un anno registrando il tutto in un blog: 365 giorni e 524 ricette.

Un libro che vi farà ingrassare solo sfogliando le sue pagine cariche di burrose ricette francesi, ma che vi farà anche sorridere per l'ironia di Julia, che apprezzerete per la sua goffaggine e per il suo essere meravigliosamente autentica tra chili in eccesso e tubature intasate. Un resoconto di alcune delle ricette che ha “dovuto” affrontare in un anno, quelle più significative e legate ai momenti peggiori e migliori di quell'anno per lei di svolta.

Il resoconto di quell'anno è inframmezzato da frammenti della vita di Julia Child, da quando non era ancora sposata con Paul a quando decise di frequentare un corso di cucina per chef, allo scopo di occupare il suo tempo.

Amore, erotismo, divertimento, nervosismo, affetto, amicizia: tutto questo è cucinare e ad ogni ricetta Julia lo fa emergere sempre di più anche attraverso le pagine di questo romanzo, scritte con semplicità e ironia, che fanno venire una gran voglia di mettersi ai fornelli e cimentarsi nella folle ma anche appagante arte culinaria.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)
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