Il-Trafiletto
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23/02/14

Tumori: efficacia dell'Aloe Arborescens in associazione alla chemioterapia

L'Aloe è una pianta dalle proprietà molto particolari, comprovate da molteplici studi. Negli ultimi anni (a partire dal 2009) un recente studio ha dimostrato a tutti gli effetti le proprietà antitumorali dell'aloe arborescens che abbinata in chemioterapia in molti pazienti con carcinoma metastatico in fase iniziale permette di ridurre la tossicitià della chemio introducendo sostanze endogene immunomodulanti o esogene.
Aloe Arborescens

Tale efficacia è stata evidenziata in oltre 240 casi di pazienti con patologie differenti (cancro del colon-retto, cancro al polmone etc) trattati con chemioterapia con l'aloe o senza per verificare l'efficacia del trattamento,  dimostrando non solo gli enormi benefici verso il paziente ma anche la capacità di ridurre la mortalità in coloro che l'assumono nel periodo successivo al trattamento, portando anche alla regressione del tumore.  Ecco come è avvenuto il trattamento: l'Aloe viene somministrata per via orale seguendo la ricetta di padre romano Zago (un frate brasiliano dell'Ordine dei Frati Minori,che ha trascritto un'antica ricetta arrivata a lui oralmente, ma utilizzata fin dall'antichità in Oriente e Sud America, in un libro) durante la chemioterapia e anche dopo: il tutto a 10 millilitri tre volte al giorno senza sospensioni fino al termine della malattia, a partire da 5 giorni prima dell'inizio della chemioterapia in una miscela composta da 300 grammi di foglie fresche di aloe, 500 grammi di miele e 40 milligrammi di alcol. Sia le risposte complete che quelle parziali hanno evideziato nei pazienti a cui era stata somministrata l'aloe, un netto miglioramento rispetto a coloro che avevano seguito solo la chemioterapia: ben il 34% contro il 19%. Il controllo finale della malattia ottenuta dai pazienti ha evidenziato  in coloro che sono stati trattati con l'aloe, un miglioramento ampiamente maggiore rispetto a quella dei pazienti  trattati solo con la chemioterapia (67% contro 50%). Da non sottovalutare la percentuale di sopravvivenza dei pazienti a 3 anni, che ha evidenziato una maggiore percentuale rispetto a quella dei pazienti non trattati con l'aloe. L'aloe è una pianta molto importante grazie alle sue ampie funzioni antitumorali, antioddisanti, antiproliferative, immunostimolanti.  L'aloe è stata impiegata con successo in diverse terapie per il trattamento della psoriasi, iperlipidemia e diabete mellito e può esercitare effetti anticolesterolo ed effetti antidiabetici. Inoltre permette la stimolazione facilitando la riparazione delle ferite. Questo studio suggerisce quindi che l'aoe può essere integrata con successo alla chemioterapia per aumentare le chance di guarigione e sopravvivenza a lungo termine per combattere il cancro e facilitare la regressione del tumore.

22/11/13

Gnocchi di grieß

Grieß in italiano significa banalmente semolino, ma la differenza nell'usare il termine tedesco sta anche nella ricetta, diversa da quella degli gnocchi di semolino alla romana.
Questa ricetta ha origini austriache, a Trieste è abbastanza comune imbattersi in queste antiche origini sia nel linguaggio, come nelle abitudini ed il paesaggio urbano, ma la ragione per cui passo questa ricetta è un'altra. Ha pochissime calorie ed è un piatto caldo e gustoso che lascia un senso di sazietà per chi vuole mantenersi in linea e chi, come bambini piccoli ed anziani, non dovrebbe affrontare digestioni laboriose. un primo piatto da meno di 150 Kcal per persona.
Non so quanto sono diffuse nel Paese le bustine da 80 g. con la ricetta sul retro, vi riporto quella che è perfetta: gli 80 g. di semolino vanno impastati con 20 g. di burro a temperatura ambiente (interno), un uovo intero e un pizzico di sale (la punta di un cucchiaino).
Ottenuto un impasto omogeneo io consiglio di metterlo un po' in frigo perché si lavorerà meglio quando con due cucchiaini da caffè andremo a formare degli gnocchetti piccoli, proprio quanto un cucchiaino.
A seconda del cucchiaino si ottengono dai 20 ai 24 gnocchetti da cuocere in brodo di dado bollente per dieci minuti, se avete tempo: brodo vegetale. Una volta spento il fuoco si lasciano riposare ancora dieci minuti nel liquido bollente:saranno diventati grossi come cucchiai.Vanno serviti caldi, 5 o 6 per porzione con una spruzzata di parmigiano.
Al nostro saporito e ipocalorico primo piatto completo anche dal punto di vista proteico, possiamo aggiungere una porzione di verdura cotta per completare un pasto perfetto anche da un punto di vista vegetariano.Servire "gnocchi di grieß" appaga anche l'ego esterofilo più esigente: la spruzzata di parmigiano si nota appena.
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