Il-Trafiletto
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09/09/14

Della Valle attacca "Furbetto cosmopolita paghi le sue tasse in Italia"

Irrompe improvvisa la visita di Marchionne a Maranello. AD di Fiat-Chrysler aveva manifestato la propria insoddisfazione per gli insuccessi della Ferrari. Marchionne è stato visto entrare sia nella sede Ferrari sia in pista a Fiorano su una Maserati Quattroporte seguita dalla scorta.


Alle decisioni di Marchionne è seguito il duro attacco di Diego Della Valle, socio di Montezemolo Ntv. "E' vergognoso che Marchionne voglia darci lezioni a noi italiani come poter fare per dare risalto al suo "orgoglio italiano", incominci a pagare le sue tasse in Italia- ha detto il patron di Tod's riferendosi al discorso di Cernobbio - le paghi qui le sue tasse personali dove le pagano i lavoratori Fiat. Non dobbiamo farci prendere in giro dai quei "furbetti cosmopoliti". Marchionne fa annunci e promesse a vuoto da dieci anni ai suoi dipendenti e agli italiani, continuando a fare i fatti suoi e dei suoi compari. Gli italiani stanno vivendo una crisi tremenda e ne fanno volentieri a meno di personaggi come lui. Spero che Marchionne capisca la situazione e che non dia più lezioni non richieste".

In conclusione "L'Italia è piena di imprenditori onesti, che amano l'Italia e i loro prodotti e che sono veramente orgogliosi di essere italiani e lo dimostrano tutti i giorni con i fatti. Occupiamoci di loro che se lo meritano veramente".

Giovedì ci sarà il consiglio d'amministrazione convocato per l'approvazione dei conti del semestre e qualcosa sul futuro della casa Ferrari lo sapremo forse alla fine di questo summit. Se Montezemolo lascerà la Ferrari, per lui potrebbe aprisrsi il "portone" della presidenza dell'Alitalia
montezemolo marchionne
Sulla crisi della scuderia di Maranello è intervenuto anche il ct della Nazionale, Antonio Conte, alla vigilia dell'impegno per le qualificazioni europee a Oslo con la Norvegia: "Sapete tutti quanto io consideri le vittorie: detto questo, la storia della Ferrari degli ultimi anni è fatta di cose molto buone e anche di plusvalenze generose. Certo,tutti ci auguriamo che si torni a vincere".

Alla vigilia del Gp d'Italia, al riguardo delle voci circolate sul possibile addio di Montezemolo, Marchionne aveva commentato: "Al momento non è in agenda ma nessuno è indispensabile. Per la Ferrari è importante valutare i risultati sportivi e sono sei anni che non vinciamo". Ilgiorno dopo la gara di Monza, è certo che Montezemolo ha incontrato Fernando Alonso: tra i due una "lunga chiacchierata". Le Rosse sono già al lavoro per il Gp di Singapore in programma tra due settimane.

08/06/14

le "bustarelle " e i "favori" hanno una contabilità parallela in certe aziende. Lo rivela un imprenditore.

Ha un'azienda edile da venti anni che lavora in tutta la regione Lazio con profitti non male, ma ha voluto raccontare all'Adnkronos la sua esperienza in fatto di bustarelle. E' un imprenditore, ha raccontato tutto ciò restando nell'anonimato per ovvie ragioni. Non si è scomposto minimamente nel sentire parlare di corruzione e bustarelle, specialmente in questi giorni con i cai Expo e Mose saliti alla ribalta. Definisce persone ipocrite quelle che si scandalizzano di fronte a questi fatti che per lui ormai sono diventati una prassi. Racconta di avere nella sua azienda un ufficio interamente dedicato alle "relazioni istituzionali", come le chiama lui, con pagamenti in denaro, prestazioni gratuite e favori personali. Ci sono le "bustarelle", queste da sempre, ma soprattutto lavori fatti nelle varie case o ville di personaggi importanti politicamente o istituzionalmente, come il capo dei vigili urbani o parenti di qualche consigliere comunale. Insomma tutto registrato, denaro per "oliare" e favori, ogni cosa messa a bilancio, naturalmente a quello parallelo all'amministrazione ufficiale. Inoltre l'imprenditore rivela: "L'importante è non esagerare, bisogna tener conto anche dell'ipotesi che qualcosa possa andare storto, allora in quel caso diventa importante patteggiare qualche mese da incensurato piuttosto che finire in galera". Ora pro nobis. (immagine presa dal web)

08/05/14

Roma | L’ex Ministro Scajola in manette: questa volta gliel’hanno detto!

Questa mattina la Dia di Reggio Calabria si è presentata in un noto albergo romano in via Veneto ed ha notificato un ordine di arresto all’ex ministro Claudio Scaiola. Oltre a lui sono stati notificati provvedimenti restrittivi ad altre sette persone, tra le quali la sua segretaria Roberta Sacco, l’ex parlamentare Amedeo Matacena, la moglie dello stesso Chiara Rizzo, e la madre Raffaella De Carolis. L’ex Ministro dell’interno è accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, imprenditore calabrese ed ex parlamentare condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, ed è stato condotto nel carcere romano di Regina Coeli. Avrebbe cercato di aiutare il Matacena ad espatriare da Dubai, dove si era rifugiato, per farlo giungere il Libano, nazione più sicura, e scampare così all’esecuzione della condanna definitiva a 5 anni comminatagli per concorso esterno i associazione mafiosa. La Dia ha effettuato numerose perquisizioni in mezza Italia, dal Piemonte alla Calabria, Lazio , Sicilia, Emilia Romagna e Liguria. Nella regione ligure gli investigatori hanno perquisito la villa di Scajola ed il suo ufficio in via Matteotti, accompagnati dalla segretaria Roberta Sacco. L’arresto dell’ex Ministro è partito dalle indagini sui fondi neri della Lega Nord, passando per delle intercettazioni per mezzo delle quali si è venuti a conoscenza di rapporti fra l’ex ministro e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, la quale cercava aiuto per far arrivare il marito in Libano. “ Non conosco le cause dell’arresto – ha dichiarato Silvio Berlusconi – ma sono molto dispiaciuto per lui”. Anche l’interessato era molto sconvolto al momento dell’arresto, forse perché questa volta gliel’hanno detto. (immagine scaricata dal web)
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