Certo che, tutti quei camion con alla guida autisti dell'Europa dell'est davano adito a fin troppi sospetti, percorrendo durante lo scorso mese di agosto, le corsie dell’Autostrada del Sole.
Troppi, tanti i dubbi e la stranezza, al punto tale da spingere la polizia stradale di Frosinone a mettere in piedi, nei pressi di Cassino, una missione che ha portato alla luce oltre 50.000 litri di sostanza liquido oleoso, dal forte odore oltremodo pungente: si trattava di gasolio inviato per conto di una società Cipriota da un’azienda bulgara diretta ad un deposito del Casertano, utilizzando una cisterna adibita al trasporto di prodotti alimentari.
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Un'affare che attira la malavita organizzata. «In fin dei conti», confida il tenente colonnello Antonello Cefalo, a capo del II Gruppo tutela entrate del nucleo della polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli, «i valori di guadagno, per chi opera nel settore della benzina e gasolio in nero, sono di 1.00 €, 1.10 centesimi al litro, da ripartire tra i protagonisti della filiera (importatori, falsificatori di documenti, trasportatori)».