Il-Trafiletto
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04/03/14

Il film che non doveva vincere l'Oscar: "LA GRANDE BELLEZZA" stasera su canale5

In prima serata, da non perdere assolutamente, su canale5 questa sera il film neo premiato con un OSCAR come "Miglior film straniero".  Il film che non  doveva vince l'Oscar. 

Rivedere le misere e pessime recensioni fatte dalla stampa di Stato all'uscita di questo film straordinario, che lo voleva per un pubblico limitatissimo, conferma una volta di più a che livello ci vogliono mantenere propinandoci le "commediote" dei cinepanettoni. Almeno  la rete in questo caso ha fatto tantissimo, scavalcando un'altra volta i media di Stato che adesso remano controvento con le ossa rotte. Il funzionamento dell'arte lo spiegò Carmelo Bene al Maurizio Costanzo Show descrivendo semplicemente come, perchè e con che modalità in Italia (e in tutto il mondo) esista solo l'arte di Stato, che raramente è costretta a lasciar vincere e correre semi-liberi i cavalli di razza come Sorrentino per far credere che la gara non sia taroccata.
Le conseguenze della proiezione in TV non sono prevedibili, regalare in prima serata al tele-utonto questo film è come mostrare le catene ad un cane incatenato da sempre che crede di vivere libero, la reazione è imprevedibile. Ma godiamoci, questa sera, questo splendido film, seduti comodamente nella nostra poltrona preferita. Buona visione


Visionario quanto basta, lo struggente viaggio di Sorrentino nell’euforica decomposizione nazionale è assecondato da uno straordinario Servillo, cui fanno «da spalla» di volta in volta eccellenti interpreti (Verdone, Ferilli, Ranzi, Ferrari, Forte, Herlitzka). Ma in vista del finale, diciamo l’ultima mezz’ora, i simboli si accumulano e si affastellano, la necessità di chiudere tutti i conti appesantisce un po’ il racconto e La grande bellezza rischia di mandare a casa lo spettatore col sospetto che sia un film per certi versi «programmatico». Laddove la grazia e il genio di Fellini stavano invece nella pura anarchia narrativa, nelle domande senza risposta, nel sensuale candore delle parole di Paolina sulla spiaggia mai colte da Marcello, perse per sempre tra il vento e il nulla.(Articolo pubblicato sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 22 maggio 2013)

13/01/14

Sorrentino, trionfo ai Golden Globes

Ci sono voluti venticinque anni per riportare in Italia un Golden Globe. Dal 1989, con "Nuovo Cinema Paradiso" di Tornatore, a oggi con "La grande bellezza" di Sorrentino.

Era dal 1989 (con 'Nuovo Cinema Paradiso' di Giuseppe Tornatore) che l'Italia non vinceva un Golden Globe, ma 'La grande bellezza' di Paolo Sorrentino ha rotto l'incantesimo. Il film italiano sta facendosi dunque strada nel cammino degli Oscar. Ci voleva Jep Gambardella, il giornalista mondano che ci porta per mano a scoprire la grande bellezza, decadente e frivola, di Roma (e dell'Italia), per riportare il nostro Paese a sperare, quanto meno nel suo cinema. "Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo", ha detto Sorrentino nel ritirare il premio. Non se lo aspettava, ha poi raccontato. "Non mi è stato anticipato niente, è stata una grande emozione. Agli americani è piaciuta la libertà con cui è stato utilizzato il mezzo cinematografico e questa grande cavalcata dentro Roma e una certa umanità". Ora c'è da sperare per l'Oscar. Giovedì prossimo saranno annunciate le candidature, ma intanto Sorrentino si gode il momento di gloria e il ricordo della serata speciale che si è appena conclusa. "Ero seduto accanto a Bono che si è mostrato molto felice del fatto che avesse vinto il nostro film".
Sorrentino

I Golden Globes Awards si sono tenuti all'Hilton di Beverly Hills e hanno visto vincere '12 anni schiavo', miglior film drammatico e 'American Hustle - L'apparenza inganna', migliore commedia. Il premio, organizzato da 71 anni a questa parte dall'Hollywood Foreign Press Association è considerato da sempre un buon indicatore di cosa succederà fra un mese e mezzo quando la stagione dei premi si concluderà con l'assegnazione degli Oscar (il 2 marzo). Se così davvero è, allora possono ben sperare Matthew McConaughey, che ha vinto il premio al migliore attore drammatico per 'Dallas Buyers Club', e Leonardo Di Caprio, vincitore dell'analogo premio nella categoria migliore attore brillante per la sua interpretazione nel film di Martin Scorsese 'The Wolf of Wall Street'. "Non avrei mai pensato di essere definito un commediante", ha ironizzato Di Caprio nel ricevere il premio, prima di ringraziare Scorsese e definirlo "Uno dei più grandi filmaker di tutti i tempi".

I Golden Globes si differenziano dagli Oscar proprio per la scelta di differenziare i ruoli drammatici da quelli brillanti, una scelta che raddoppia le statuette assegnate ma che talvolta categorizza i film in maniera non del tutto accurata. Fra le attrici hanno vinto Amy Adams, migliore attrice brillante per 'American Hustle', e Cate Blanchett, migliore attrice drammatica per la sua interpretazione in 'Blue Jasmine' di Woody Allen, a cui è andato il premio alla carriera Cecile B. DeMille. Come di consueto Allen non era presente e a ritirare per lui il riconoscimento è stata Diane Keaton. 'American Hustle' è stato il film che ha vinto di più, aggiudicandosi anche la statuetta alla migliore attrice non protagonista, Jennifer Lawrence, mentre il Globo d'oro al miglior regista è andato ad Alfonso Cuaron, che ha diretto Sandra Bullock e George Clooney in 'Gravity'. I giornalisti della Hfpa premiano anche la televisione e a vincere sono stati Breaking Bad, miglior serie drammatica, e Brooklyn Nine-Nine, miglior serie brillante. (© Ansa)
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