07/12/17

Errore stato HTTP più frequente: ERROR 404

Fonte - Wired - L’errore di stato dell’HTTP più frequente del web ha una storia piena di leggende, che i pionieri della rete smentiscono. 


Eppure, è ancora molto importante e viene personalizzata dai marchi nei modi più creativi. 404 Error:


Page Not Found l’Errore 404, maledizione di ogni cittadino digitale, la pagina davanti alla quale più sovente partono le imprecazioni, rappresenta un codice di errore del protocollo HTTP.

È il codice di stato che avvisa l’utente che il client ha comunicato col server, ma il server non è riuscito a completare la richiesta (e vattelappesca perché).

Forse non è riuscito a trovare la pagina desiderata (spostata senza adeguare l’URL, oppure l’URL stesso è stato scritto male), o forse non è stato configurato per mostrarla.

Poco importa, il significato suona per tutti allo stesso modo:

marca malissimo, girare altrove.

Così tanto noto da essere un meme che ha superato il linguaggio nerd ed è arrivato sulla bocca (o la maglietta) di tutti, a prescindere dal contesto digitale.

Anna Wiener racconta sulle pagine di wired.com che, poco dopo la sua apparizione, l’errore vantava già le sue leggende.

Nei primi anni Duemila si narrava che il suo nome derivasse dalla “stanza 404”, quella che ospitava i primi server del web, al CERN (l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, in Svizzera):

Tim Berners-Lee, padre del World Wide Web, aveva il suo ufficio lì.

Robert Cailliau, pioniere con Berners-Lee della struttura ipertestuale che ha condotto al web, per niente entusiasta all’idea di esprimersi sulla questione che suonava come un quiz, ha ritenuto la mitologia in merito una sonora fesseria.

“Quando scrivi il codice per un nuovo sistema, non perdi troppo tempo a scrivere lunghi messaggi per le situazioni in cui rilevi un errore“, ha scritto ad Anna Wiener.

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