21/10/17

Una donna fantastica: storia di discriminazione

 Quattro anni dopo a Gloria, film cileno a base di crisi di mezz'età, il regista Sebastián Lelio è tornato nella capitale tedesca con Una donna fantastica, un altro bel ritratto di una figura femminile molto forte, premiato questa volta per la sceneggiatura (e successivamente scelto per rappresentare il Cile nella corsa agli Oscar).
Qui però non si tratta di una neo-divorziata prossima ai sessant'anni, bensì di una giovane, una cameriera che arrotonda facendo la cantante in un night club. Marina Vidal - questo il suo nome - sembra avere un futuro brillante davanti, ma tutto cambia quando viene a sapere della morte dell'amato Orlando, e la famiglia di lui si scaglia contro di lei. Il motivo? Marina è transgender (così come la sua bravissima interprete, Daniela Vega), e quindi costretta a battersi più del solito per far valere i propri diritti all'interno di una società discriminatoria.
Una performance fantastica: http://cinema.everyeye.it/articoli/recensione-una-donna-fantastica-del-film-sebastian-lelio-35520.html

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