05/11/15

Mafia capitale alla sbarra: inizia oggi il processo

Quarantasei imputati, 60 avvocati, 130 udienze fino a luglio, migliaia d'intercettazioni e centinaia di documenti depositati: questi i numeri del maxi processo Mafia Capitale che inizia oggi a Roma. Il Comune si è costituito come parte civile.

Sono già oltre settanta le testate giornalistiche accreditate per seguire le udienze davanti ai giudici della X sezione penale presieduta da Rosanna Ianniello L'attenzione mediatica e politica, non solo italiana, sarà rivolta al primo atto del processo che ha terremotato i palazzi dell'amministrazione capitolina e di riflesso la vita economica di Roma.

Ottanta gli accrediti per telecamere e fotografi giunte in questi giorni alla presidenza del Tribunale. Molte le testate di media stranieri che seguiranno il "processo evento". Il procedimento a Massimo Carminati e al suo gruppo criminale arriverà nelle case di mezzo mondo per raccontare il malaffare che ha caratterizzato l'amministrazione di Roma negli ultimi anni, il marcio che si annidava nei palazzi del potere capitolino.

In queste ore sono in via di trasferimento gran parte degli imputati così come disposto dal presidente della sezione Rosanna Ianiello. Una quindicina di persone, detenute in varie parti di Italia, saranno trasferite nel carcere di Rebibbia in modo da poter essere presenti dalla seconda udienza in poi al processo.

Non potranno, invece, mai essere presenti al processo tre imputati eccellenti che avranno solo il video come opzione per seguire le varie udienze. Si tratta di Massimo Carminati, l'ex terrorista ritenuto a capo del clan e attualmente detenuto in regime di 41 bis a Parma, Salvatore Buzzi, ras delle cooperative e braccio operativo dell'organizzazione e Riccardo Brugia, uomo legato a Carminati e presunto custode di armi, mai però trovate dagli inquirenti.

Nella prima udienza saranno presenti in aula 22 imputati, tutti quelli raggiunti da provvedimenti cautelari ai domiciliari. Tra loro alcuni ex amministratori locali tra cui Mirko Coratti, già presidente del Consiglio comunale, e Giordano Tredicine, consigliere comunale. E probabilmente anche Luca Odevaine, ai domiciliari.

Il primo atto, secondo le previsione, si limiterà alle questioni preliminari che saranno sollevate dagli avvocati degli imputati o alle istanze di costituzioni delle parti civili con in prima linea quella di Roma Capitale firmata dal prefetto Francesco Paolo Tronca. Solo l'inizio di un lungo duello con la Procura che in aula sara' rappresentata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dai sostituti Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini. fonte TGCOM24.it
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