14/10/15

Il cambiamoento di Camera e Senato al post bicameralismo

Addio al bicameralismo perfetto. Il sì del Senato al ddl Boschi di riforma della Costituzione cambia tutti gli equilibri e la Camera dei deputati, referendum costituzionale permettendo, diviene il vero cuore del sistema politico italiano.


Dal canto suo Palazzo Madama perde sia poteri legislativi sia un buon numero di membri: i senatori, da 315, scenderanno infatti a 95 e saranno eletti dai Consigli regionali, con legittimazione popolare. CAMERA - Sarà l'unica assemblea a votare la fiducia al governo. I deputati rimangono 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi.

SENATO - Continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più cinque nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avrà competenza legislativa piena solo su riforme costituzionali e leggi costituzionali.

Per quanto riguarda le leggi ordinarie, potrà chiedere alla Camera di modificarle, ma Montecitorio non sarà tenuta a dar seguito alla richiesta. Se il Senato chiede alla Camera di modificare una legge che riguarda il rapporto tra Stato e Regioni, l'assemblea di Montecitorio può respingere la richiesta solo a maggioranza assoluta. fonte TGCOM24.it
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