04/08/15

Ma quanti Alimenti si sprecano?

Dalla Gran Bretagna una denuncia: metà del cibo prodotto a livello mondiale finisce tra la spazzatura. Con poche semplici consigli si può rimediare. 

Nonostante la fame nel mondo sia un problema molto esteso che riguarda non meno di un miliardo di persone, molti sono gli sprechi alimentari che vengono effettuati dai cosiddetti paesi industrializzati. Da un rapporto di un paio di anni fa sembra che circa 2 miliardi di tonnellate di alimenti commestibili, ovvero la metà di quanto se ne produca nel mondo intero, vada a finire nella spazzatura.

Ma come e perché questo spreco? Il cibo viene sciupato lungo tutte le fasi della catena alimentare, dal produttore, in fase di lavorazione, nella vendita al dettaglio, nei luoghi di ristoro e naturalmente dai consumatori. Una parte di cibo viene eliminata naturalmente, a causa della deformazione o danneggiamento durante la produzione, specialmente nel settore agroalimentare, dove purtroppo esiste anche una distruzione per sovrapproduzione; altro spreco alimentare lo devono affrontare i grossisti e i venditori per la gestione delle scorte nei magazzini o depositi; un’altra grande fetta di spreco, sicuramente la maggiore, deriva dai consumatori e il loro indotto, come ristoranti, scuole, ospedali e quant’altro.

Come si può ridurre lo spreco alimentare? Per quanto riguarda i consumatori ci sono delle semplici regole o consigli alle quali attenersi per far sì che si possa eliminare o quantomeno ridurre lo spreco alimentare.
 1 – Fare attenzione alla data di scadenza. Utilizzare sempre i prodotti con la scadenza più prossima, al fine di evitare di trovarsi a gettare alimenti scaduti.
2 – Conservare gli alimenti secondo le istruzioni riportate nelle confezioni, tenendo in massima considerazione soprattutto la temperatura.
3 - prima di entrare in un supermercato, pianificare con cura quello che si deve comprare e per quanto tempo. E’ utile stilare una lista della spesa per evitare acquisti che si hanno già e che potrebbero deteriorarsi in breve tempo.
4 – Attenzione alle offerte e al miglior prezzo. Il “paghi 2 e prendi 3” spesso non è un guadagno, dal momento che il deterioramento o la scadenza potrebbero avvenire prima di aver consumato tutto.
5 – Il vostro stato psicologico è molto importante, quindi evitare di fare la spesa quando si è affamati per evitare di comprare “con gli occhi” quello che magari non serve.

 Inoltre è opportuno avere a disposizione alcuni dispositivi che possono aiutarci a riciclare cibi avanzati e farne un nuovo piatto da gustare come ad esempio i frullatori, utili per preparare ottimi frullati con frutta molto matura o impresentabile a tavola, mentre con verdure non più freschissime si possono ottenere gustosissimi minestroni. Secondo l’Osservatorio sugli sprechi, nelle nostre case in Italia esiste uno spreco in media del 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pane e pasta, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini, per una perdita di circa 1.693 euro l’anno.
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