La lista d’attesa per i trapianti di fegato è lunga, così come sono lunghi i tempi di attesa. Chissà cosa avrà pensato Vincenzo P., 57 anni, quando è stato chiamato, due mesi fa, perché toccava a lui entrare in sala operatoria per il fatidico trapianto di fegato che le avrebbe cambiato la vita.
Purtroppo la vita gli è davvero cambiata, ma non come si aspettava, dal momento che l’uomo, un imprenditore affetto da anni da una gravissima forma di epatite, è morto per un tragico errore: il nuovo fegato era incompatibile con il suo gruppo sanguigno.I fatti – Nel mese di marzo per Vincenzo arriva la tanto attesa chiamata dall’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per sottoporsi al trapianto di fegato, ma qualcosa va storto durante l’intervento. Il fegato malandato del paziente era stato appena espiantato quando l’equipe chirurgica si è accorta che il nuovo organo era di un gruppo sanguigno diverso, precisamente AB positivo a fronte del gruppo AB negativo del paziente. A questo punto non era più possibile tornare indietro e l’equipe chirurgica avrebbe così deciso di procedere all’innesto del fegato “sbagliato” per poi tentare un secondo intervento riparatore con un nuovo organo.
Intervento effettuato una quindicina di giorni fa, ma il fisico del paziente era giunto ad un punto di debilitazione abbastanza avanzato ed ha cessato di vivere mercoledì scorso alle 18.20 nel reparto di Chirurgia e Trapianti d’organo dello stesso ospedale, diretto dal prof. Giuseppe Maria Ettorre. La Magistratura ha disposto il sequestro del corpo in attesa dell’autopsia.
