20/03/15

Una Filastrocca per Bambini e una Minaccia Aliena

E' un horror alternativo, con una punta di fantascienza, quello che ci regala Stephen King con il suo "Tommyknocker. Le creature del buio".


La Trama

La scrittrice di romanzi western Roberta "Bobbi" Anderson, durante una passeggiata nel bosco dietro casa, inciampa casualmente su un oggetto metallico che sbuca dal terreno. Da principio la donna pensa ad un barattolo di latta, o qualche altro oggetto seppellito nel bosco, così comincia a scavare per dissotterralo, ma più prosegue, e più si rende conto che non può trattarsi di un semplice barattolo un frigorifero. Il giorno seguente Bobbi ritorna nel bosco per dissotterrare ancora un po' quel misterioso oggetto, e così farà i giorni avvenire mentre nella sua mente si delinea sempre di più la convinzione che si tratti di un'astronave aliena. Jim Gardener, poeta, amico e amante di Bobbi, dopo aver concluso in maniera poco civile il suo tour di lettura, decide di tornare a casa con la convinzione che Bobbi sia in pericolo, e lo è realmente perché quando finalmente giunge da lei, la trova incredibilmente dimagrita e debilitata. Lo scavo procede e gli abitanti della cittadina dove l'astronave è sepolta cominciano lentamente a “mutare”, come la stessa Bobbi del resto. L'unico ad essere immune a questa “mutazione” è Jim.

La recensione

"Tommyknocker. Le creature del buio" di Stephen King
"Le creature del buio"
Ieri notte a tarda notte. I Tommyknocker, i Tommyknocker, han bussato e oggi ancora. Vorrei uscire ma non so se posso, per la paura che m'hanno messo addosso

Si può dire che i libri di Stephen King, non tutti ovviamente, abbiano come filo conduttore, una frase, un oggetto inventato, una filastrocca, qualcosa insomma che ossessiona il protagonista del romanzo. Per questo romanzo di Stephen King, si tratta della filastrocca sui Tommyknocker, creature inventate per spaventare i bambini, che si ripropone, nel modo originale o con delle varianti, per tutto il libro dopo che Jim ci pensa in modo del tutto accidentale all'inizio del romanzo. E' un vezzo, una caratteristica tipica dei migliori libri del Re del Brivido, quella di avere una frase ricorrente. Non è necessaria ai fini della storia, anzi, ma senza questa piccola ossessione il romanzo non sarebbe lo stesso.

L'idea di base del romanzo, ciò quella di Bobbi che scopre un'astronave aliena del bosco dietro casa, ha fatto storcere il naso anche a me. Stephen King scrive storie dell'orrore, e allora cosa c'entra un'astronave? Dov'è il terrore nella fantascienza? Sembra strano, eppure c'è. 

Magari non sarà uno dei suoi migliori libri, quelli di cui basta dire il titolo e tutti lo conoscono anche solo per sentito dire, e in effetti Le creature del buio non è uno dei suoi romanzi più conosciuti, tuttavia è un buon libro. I personaggi sono sempre ben caratterizzati, con un loro spessore, le loro caratteristiche e si finisce per affezionarsi al protagonista, o protagonisti, di turno. 

Se qualche pecca si può imputare a questo romanzo è forse la dispersività della narrazione, che qualche lettore può comunque apprezzare, o magari il fatto che la narrazione presenta, in alcuni punti, dei salti in avanti e indietro, che possono complicare un po' la lettura, ma non per questo lo etichetterei come illeggibile. Le creature del buio è un romanzo che va letto con attenzione, con calma, senza preconcetti o aspettandosi un romanzo come IT o L'ombra dello scorpione

E' un romanzo che merita di essere letto quando si ha del tempo da potergli dedicare, assaporandolo e digerendolo un po' per volta.
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