08/03/15

Jobs Act: Contratto a Tutela Crescenti? Per Accedere al Mutuo non basta

Il Jobs Act è appena partito e già si incontrano i primi intoppi per i lavoratori assunti con il nuovo contratto a tutele crescenti. Ottenere un mutuo in banca sarà davvero un’impresa.


I primi due decreti del Jobs Act, sono stati firmati dal presidente della Repubblica ieri 7 marzo 2015, ancora altri due, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e la riforma del lavoro di Matteo Renzi entrerà ufficialmente in vigore, e segnali positivi sono arrivati dalle imprese che hanno annunciato consistenti assunzioni per rinfoltire il loro organico.

Ma il primo intoppo fa dubitare dell’effettivo risultato del Jobs Act. In un articolo apparso su Repubblica.it di ieri, Matteo Pucciarelli e Silvia Valenti, per uno studio si sono finti una coppia in cerca di mutuo per acquistare la prima casa. Hanno recitato la parte di due findanzati: lui 30 anni, geometra, assunto dallo studio dove lavorava precedentemente come collaboratore, con il nuovo contratto "a tutele crescenti" 1600 euro al mese e tredicesima; lei trentenne, grafica, un vecchio indeterminato a 1200 euro al mese e tredicesima.

Si sono recati in vari istituti bancari a chiedere un mutuo per l'acquisto di una bilocale localizzato alla semi periferia di Milano, dal valore di 200mila euro e 70mila euro di anticipo richiesti. Presentano la loro richiesta negli uffici dei maggiori gruppi creditizi del Paese. In tutte le filiali le risposte sono simili: "Non conosco il contratto, devo informarmi se vale come uno a tempo indeterminato" oppure "E' meglio che abbiate un garante" e ancora "Sarebbe consigliabile stipulare anche un'assicurazione dal costo modico di 12mila euro, che copre il mancato pagamento delle rate a causa della perdita del lavoro".

E' evidente che serve un adeguamento del sistema del credito alle novità introdotte con il Jobs Act.
Se il mondo del credito non si adeguerà per tutelare i lavoratori a contratto a tutele crecsenti, la forbice tra vecchi e nuovi assunti non potrà che allargarsi anche al fronte ben più grave dell’accesso al credito. Per ora gli unici benefici sembrano

Al momento, stante un probabile incremento dei posti di lavoro, le uniche garanzie sembrano ancorate ai datori di lavoro, mentre i lavoratori dovranno forse rassegnarsi ad un precriato perenne, almeno così li vedono le banche.fonteLeggiOggi.it

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