21/10/14

Profilassi anti Ebola: pronta soltanto tra due anni | Sarà troppo tardi

Nessuna disponibilità prima di 2 anni per quel che riguarda la profilassi anti Ebola che la GSK sta approntando in quel di Pomezia. Sarà troppo tardi!


Inizialmente si era pensato che 10.000 pozioni del farmaco, avendo avuto il via libera dall'Organizzazione mondiale per la sanità, si sarebbero potute già introdurre nei mercati già all'inizio del prossimo anno. Niente da fare!

"Prima di iniziare ad utilizzare la profilassi, esiste la necessità di altri importanti test di laboratorio, ha cercato di spiegare il dottor Ripley Ballou, coordinatore del programma di ricerca GSK, c'è l'impellente bisogno di altri test riguardanti la sua efficacia e sopratutto la sua sicurezza. Tutto ciò non potremo certamente averli prima di due anni! Conseguentemente, il vaccino anti Ebola non potrà essere introdotto nei mercati prima dell'inizio dell'anno 2016, perciò non può essere ritenuto al momento come un rimedio sicuro contro l'epidemia in corso".

Per adesso dunque si sta provvedendo a dare corso a dei test di fase 1 del vaccino su soggetti sani e volontari negli States, Regno Unito e qualche paese africano, e nel caso non si dovessero manifestare effetti collaterali di una certa gravità si procederà all'inizio del 2015 con quelli di efficacia.

"Successivamente sarà necessario del tempo per sviluppare i dati necessari a capire qual è la quantità sufficiente da somministrare per garantirne l'efficacia e quanto potrà avere durata l'effetto protettivo - chiarisce Ballou - e contemporaneamente bisognerà sviluppare la capacità per lo sviluppo del vaccino su larga scala, cosa che si prevede potere essere in grado di farlo solo nel 2016, quando sarà troppo tardi per intervenire su questa epidemia. Lavoriamo dunque per un futuro libero da queste epidemie".

Il dottor Ballou svela pure che l'idea di velocizzare lo sviluppo del vaccino era stata al vaglio di Oms e Gsk già nel mese di marzo, quando si avvertì i primi segni di epidemia, "ma abbiamo deciso di non farlo, in quel periodo in particolare nessuno riusciva ad immaginare che sarebbe stato necessario un vaccino. Con il se no del poi, pensandoci bene adesso avremmo potuto essere in grado di agire con fermezza e sicurezza contro Ebola".

Ma a non giustificare tale scusa sono in tanti, primi su tutti l'organizzazione dei Medici senza Frontiere: "Si tratta di ritardi inconcepibili, stiamo vivendo una situazione catastrofica". Rabbia e frustrazione esprimono le parole di Medici senza Frontiere,

ong in prima linea nel contro l'Ebola. "Chi può sapere quanto durerà l'epidemia? I nostri malati, gli operatori sanitari e la popolazione in Africa occidentale non possono concedersi tempo ulteriore per aspettare: è già troppo tardi" tuona il dottor Manica Balasegaram, responsabile della campagna di accesso ai medicinali dell'ong.
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