29/10/14

Padoan- fiducia alle imprese - Dolce & Gabbana restituiscano l'ambrogino

Smentita di Padoan: "Le banche tengono" e speriamo!
L. Stabilita': Padoan, sforzo ulteriore e' intervento notevole Lo "sforzo ulteriore" messo a punto dal governo per venire incontro alle richieste della commissione europea sulla legge di stabilita' "rappresenta un intervento veramente notevole per un Paese al terzo anno di recessione". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo presso le commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. Si tratta di trovare, ha aggiunto Padoan, "un equilibrio non facile" tra correzione dei conti pubblici e "stimolo alla crescita". "C'e' stata una resa all'Unione europea" sulla legge di stabilita'? "Non userei questo termine", ha detto il ministro dell'Economia. fonteAGI

A ottobre risale fiducia imprese
L'indice è salito a 89,3 punti da 86,9 di settembre. Lo comunica l'Istat Risale la fiducia delle imprese. A ottobre l'indice è salito a 89,3 punti da 86,9 di settembre. Lo comunica l'Istat, spiegando che il clima di fiducia delle imprese migliora in tutti i settori: manifatturiero, dei servizi, delle costruzioni e del commercio al dettaglio. fonteAnsa

Dolce e Gabbana dopo l'assoluzione
Da "chiuso per indignazione" a "restituiremo l'Ambrogino d'Oro" ricevuto nel 2009, tra gli stilisti del marchio D&G e il Comune di Milano sembra non scorrere, ancora, buon sangue. E' bastato un tweet di Stefano Gabbana - "Noi lo renderemo come da loro richiesta" riferito alle onoreficenze del 7 dicembre - , perché Domenico Dolce e il suo socio tornassero a far discutere, a pochi giorni dall'assoluzione in Cassazione sulla presunta evasione fiscale che li vedeva coinvolti. Un annuncio già fatto, nel luglio 2013, quando divampò la polemica tra D&G e Palazzo Marino dopo le frasi dell'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, secondo cui il Comune non avrebbe concesso degli spazi a degli "evasori". Nonostante la spiegazione fornita da D'Alfonso - si trattava di una frase detta in un colloquio informale e non rispecchiava la posizione di Palazzo Marino - gli stilisti chiusero per tre giorni "per indignazione" i loro negozi. E oggi sono pronti a restituire il riconoscimento simbolo della città, non senza provocare divisioni all'interno della stessa politica cittadina. fonteadnKronos
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