17/10/14

Io erba gatta e voi?

Chi possiede un felino, conosce l'erba gatta, o gattaria o menta dei gatti, ma il suo nome è  cataria, ed ha ottime proprietà salutari anche per l'uomo, infatti viene da lungo tempo impiegata sotto forma di "tè" per abbassare la febbre, combattere l'influenza o il raffreddore. Ha proprietà antidolorifiche e svolge un'azione sedativa.

Vediamone gli usi interni:
Favorisce la sudorazione, stimola la digestione e l'espulsione dei gas intestinali. Previene aborti spontanei, nascite premature e nausee mattutine. Decontratturante, sedativa, antispasmodica. Analgesico lievemente narcotico. Ha funzione antinfettiva verso alcuni batteri. Antiossidante.

Usi esterni:
Reumatismi, artriti.


Le indicazioni terapeutiche valgono per: cura di raffreddori, influenze, stati febbrili nel bambino (in associazione con il sambuco). Come diaforetico, la cataria agisce su tutti i tipi di febbre e, in particolare, sulla bronchite acuta. Come pianta carminativa e antispasmodica, viene utilizzata per il trattamento di indigestioni, coliche, emicranie di origine digestiva, flatulenze e diarrea. Prevenzione delle nausee mattutine nelle donne gravide. Vampate di calore dovute alla menopausa. In applicazioni locali, per alleviare i sintomi dei reumatismi e dell'artrite. Grazie alle sue proprietà miorilassanti, sedative e antispasmodiche, è impiegata per combattere l'insonnia, lo stress e i crampi intestinali.
L'olio estratto dalla cataria contiene del nepetalattone, particolarmente efficace contro le zanzare. È un repellente contro termiti e blatte. Sotto forma di cataplasmi, consente di alleviare i gonfiori dolorosi.

Come infuso caldo: per il trattamento di raffreddori, stati influenzali e febbre, ma anche per facilitare la digestione, combattere flatulenze, diarree e coliche. Sempre come infuso, la cataria svolge l'azione di decontratturante, sedativo e antispasmodico per combattere l'insonnia, lo stress e i crampi. Si consiglia di versare due cucchiaini da caffè di fiori secchi o due cucchiai della parte fresca di cataria in due decilitri di acqua bollente. Dopo aver lasciato in infusione da cinque a dieci minuti, togliere le piante e bere da una a quattro tazze al giorno, preferibilmente tra i pasti. L'infuso può essere consumato anche dai bambini.

Come tintura: da 10 a 15 gocce di tintura in un bicchiere d'acqua o in un succo di frutta, da una a quattro volte al giorno. La tintura può essere consumata dai bambini, in dosaggi di una goccia per anno di età.

Olio essenziale: da una a due gocce mescolate con miele fino a tre volte al giorno. L'olio essenziale è riservato al consumo delle sole persone adulte. - In applicazioni locali: per combattere i dolori causati da reumatismi e artrite. Precauzioni d'uso della cataria Anche se la cataria non presenta alcun tipo di rischio, evitare sempre di assumerne in dosi eccessive. Si raccomanda comunque di consultare un medico.

Controindicazioni: in passato la cataria era impiegata come stimolante uterino, è sconsigliato assumerne durante la gravidanza. Il consumo di cataria è anche sconsigliato in caso di mestruazioni abbondanti. Analogamente, le donne soggette a malattia infiammatoria pelvica non devono assumere la cataria per via orale.   In caso di assunzione di quantità eccessive, la cataria può causare vomito, diarrea o emicrania.   Per combattere gli stati febbrili o il raffreddore, si raccomanda l'associazione in parti uguali di "tè" di cataria e zafferano. Può anche essere combinata con la canapa acquatica, il sambuco, l'achillea o il pepe di Cayenna per combattere gli stessi disturbi. La cataria non deve essere assunta in concomitanza con farmaci aventi un'azione sedativa o ansiolitica, poiché gli effetti sarebbero più intensi e fuori controllo.

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