09/09/14

Libri che non raccontano una sola storia, ma tante

Ci sono quelle giornate, dopo che hai terminato di leggere un libro, in cui osservi la tua libreria in cerca di qualcosa di nuovo da leggere e non sai cosa scegliere. Avresti magari voglia di una sana storia del terrore, per cambiare, ma non vuoi un malloppone da trascinarti dietro per giorni. Hai voglia di qualcosa di piccolo. Ecco allora che entrano in scena quei libri particolari che non racchiudono una sola storia, ma tante. Dei piccoli scrigni con delle raccolte di racconti, più o meno brevi, con i quali trascorrere dei brevi ed intensi momenti.

E' proprio di una raccolta di racconti che vi parlerò oggi, per la precisione, la quinta raccolta pubblicata da Stephen King nel 2008 che si intitola Al crepuscolo.
Al Crepuscolo

La raccolta in questione contiene tredici racconti, alcuni già presenti in altre raccolte, altri inediti. Ciascun racconto è accompagnato da delle noticine scritte dall'autore (le trovate in fondo al libro), dove King ci racconta i retroscena di ciascun racconto.

“Ah, c'è un'altra cosa. So che a certi lettori piace sentir raccontare qualcosa su come o perché certe storie siano state scritte. Se siete tra questi, troverete i miei commenti in fondo. Ma se ci andate prima di aver letto i racconti... vergogna!”

Cosa rende King così apprezzato dai lettori? Alcuni potranno dire le storie che racconta, e gli do perfettamente ragione. Altri magari diranno il modo di scrivere, e anche su questo sono d'accordo. Secondo me però c'è anche un altro elemento che fa di King un buon scrittore, uno di quelli con cui passi volentieri il tempo. Questa particolarità è dettata proprio dalle noticine di fondo, da quei commenti all'inizio o alla fine del libro, dove King parla ad ogni suo singolo Fedele Lettore.

Uno scrittore senza lettori non è uno scrittore. Può essere il migliore al mondo, ma senza lettori, non è uno scrittore vero e proprio. King lo sa e per premiare questi suoi lettori che lo hanno reso così famoso, regala sempre qualche aneddoto, qualche segreta rivelazione delle sue opere.
Stephen King

Questo secondo me rende King un buon scrittore, per questa sua premura, per questa sua peculiarità, per il suo colloquiare con il lettore attraverso quelle noticine.

“Sono buoni questi racconti? Si, io credo di si. E' letteratura? Non lo so e non credo che m'importi; chiedete ad un critico. Vi aiuteranno ad ammazzare a noia di un lungo viaggio? Spero di si, perché quando succede è come essere toccati da una bacchetta magica.
Di sicuro, a me è piaciuto scriverli. E spero che a vi piacerà leggerli, anche questo so. Spero che vi portino via. E finché ricorderò come si fa, non smetterò.”

Recensire una raccolta di racconti non è facile, soprattutto se i racconti sono molti. Esaminare ogni singolo racconto o valutare l'opera nel suo insieme? Io non vi dirò com'è ogni singolo racconto presente in questo libro, vi dirò che c'è né per tutti i gusti. Alcuni vi piaceranno, altri magari no, forse li troverete ripetitivi e scontati, magari riuscirete ad andare oltre ed apprezzarli comunque. Nel  complesso io vi dico che è una buona raccolta di racconti, che vale la pena leggerlo, perché King è King e lui sa sempre come far passare bene il tempo.

“E ora lasciate che mi tolga di mezzo. Ma prima di lasciarci , voglio ringraziarvi per esserci. Scriverei ancora se mi abbandonaste? La risposta è si. Perché mi sento felice quando le parole si ammassano e l'immagine si forma e le persone inventate fanno cose che mi deliziano. Però con te è meglio, Fedele Lettore. Sempre meglio con te”

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet. Le informazioni riguardanti il libro sono state prese dalla Wikipedia, mentre le citazioni sono state prese direttamente dal libro)
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