30/08/14

Uccide per strapparle il bimbo dal grembo

Una giovane donna pensa di essere incinta ma quando si accorge che non lo è, porta avanti il suo inganno fino a concepire un omicidio per impossessarsi di un neonato e avallare così la sua menzogna.  

Messico-Maria Rodriguez, 29 anni, di Tepic, in Messico racconta a tutti, famiglia e amici, di essere incinta. Quando si rende conto di aver avuto un amenorrea e di non aspettare un bambino, ha continuato a fingere di aspettarne uno. Quando si è fatto evidente che non poteva esibire il supo stato e sopratutto non poteva partorire, ha invece partorito un crimine barbaro per impossessarsi di un neonato. Con la promessa di regalarle vestitini per bambini, attira a casa sua Nadia Avila, 29 anni, all'ottavo mese di gravidanza, per poterle rubare il bambino che portava in grembo.
foto della vittima
(presa dal web)
"L'ho fatta entrare e le ho messo una mano sulla bocca per non farla gridare – ha raccontato la donna – Continuava a supplicarmi di lasciarla in pace e io ho iniziato a colpirla violentemente per farle perdere i sensi". A quel punto Maria avrebbe steso la donna e avrebbe iniziato ad accoltellarla sulla pancia. "Non ce l'ho fatta a prendere subito il bambino – ha detto l'assassina – quando ho tirato fuori il corpicino era morto"!. La donna ha raccontato alla polizia che non sapeva come confessare alla famiglia di aver mentito sulla sua gravidanza. "Prima di attirarla a casa - ha raccontato – l'avevo vista un paio di volte. Non la conoscevo, ma appena ho adocchiato la sua pancia mi è venuto in mente di prenderle il bambino per portare a termine la mia menzogna".

Maria è stata catturata dopo aver chiamato i paramedici ai quali ha raccontato che il suo bambino che era nato morto. In ospedale non hanno creduto alla sua versione dei fatti. "Erano stati sospettosi fin da subito – ha raccontato un portavoce della polizia – quando sono arrivati i soccorsi lei stava sulla porta: non li ha fatti entrare perché dentro c'era ancora il cadavere di Nadia". La donna è fuggita quando i medici hanno insistito per farle degli esami ed è stata arrestata dopo che il marito della vittima, Juan Hernandez, ha denunciato la scomparsa della moglie. La polizia ha dunque collegato la morte del bimbo, la fuga sospetta e l'impossibilità di rintracciare la vittima. La donna ha confessato l'atroce delitto: dovrà rispondere delle accuse di duplice omicidio, per la morte di Nadia e del piccolo che portava in grembo.
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