Chi non conosce
Skype? E' uno strumento a noi tutti noto perchè ci consente di chiamare, videochiamare, chattare con amici, conoscenti, fare videoconferenze per motivi di lavoro. Che dire del connubio Skype- medici?
Sembra che presto anche in Italia sarà possibile effettuare una
visita con il proprio medico curante: basterà un click, tramite smartphone, tablet, Skype, e altre applicazioni web, senza muoversi da casa. In base alle linee d'indirizzo nazionali approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, sarà possibile usufruire di prestazioni sanitarie a distanza, monitorare dei malati cronici e, fare interventi d'emergenza in zone isolate e impervie del Paese.
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Immagine presa dal web |
Il
documento d'intesa, siglata tra il
Governo e le
Regioni definisce, si occupa di tutti gli aspetti della
telemedicina: dall'organizzazione del servizio alla sua integrazione nel Servizio sanitario nazionale, fino agli aspetti etici e regolatori, incluso il tema della privacy. Definisce i criteri di autorizzazione e accreditamento da parte delle strutture sanitarie per l'erogazione di prestazioni in telemedicina, l'organizzazione del servizio, le modalità e i criteri di efficienza. Secondo l'intesa sarà creata una
commissione tecnica costituita da sei componenti, tre designati dal ministero della Salute e tre dalle Regioni, vigileranno sulle eventuali criticità. Non sono previsti compensi per i membri della commissione. Il bello di questa iniziativa è che tutta l'operazione sarà '
costo zero'. "All'attivazione delle presenti linee guida - recita l'articolo 4 dell'accordo - si provvederà nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". A scanso di equivoci, le linee guida danno una definizione precisa di "telemedicina" : "La telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per potenzialmente migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza". E specifica: "Non rientrano nella telemedicna portali di informazioni sanitarie, social network, newsgroup, posta elettronica o altro".
La telemedicina dovrebbe offrire delle nuove
opportunità quali ad esempio più equità di accesso alle prestazioni, riduzione dei ricoveri, miglioramento dell'assistenza sanitaria in carcere. La televisita, ad esempio, coinvolgerà, a distanza, il medico e il paziente, senza escludere la presenza di una terza persona: la presenza di un
operatore sanitario che assista il paziente coadiuvando il medico. Attenzione, televisita e non teleassistenza, che è invece un sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile a domicilio. Sarà inoltre attivo anche il
teleconsulto, un'attività di consulenza a distanza tra medici. Chi beneficerà di questo servizio? I malati cronici, come i diabetici o i cardiopatici che, pur conducendo una vita normale, devono sottoporsi a costante monitoraggio di alcuni parametri vitali. Indispensabili al buon funzionamento del servizio saranno necessari
strumenti come apparati biomedicali, sistemi hardware e software; dispositivi mobili (smartphone, tablet); applicazioni web. Le informazioni sanitarie che saranno trasmesse saranno: video (endoscopia, ecografia); audio (suoni stetoscopio); cartaceo (storia clinica del paziente, dati anagrafici).
E' chiaro che affichè questo servizio sia efficente ed efficace è prevista la
formazione non solo dei medici e degli operatori sanitari, ma anche dei pazienti. Si parla di formazione dei teleassistiti poichè in gran parte si tratta di pazienti anziani, con scarsa dimestichezza delle tecnologie. La formazione non sarà certo limitata agli aspetti meramente tecnologici, ma verterà anche sugli aspetti sociali e sul cambiamento del rapporto medico-paziente, che dovrà avere la certezza che, pur a distanza, sarà assistito e curato. Da non dimenticare tra l'altro, che vi sono e non meno importanti, gli aspetti etici, legati al rapporto fiduciario medico-paziente in un nuovo contesto come questo. Stesso dicasi per la privacy, infatti le operazioni sui dati personali e sanitari del cittadino necessarie per l'erogazione di servizi di telemedicina rientrano tra i trattamenti di dati sensibili. Speriamo che questa iniziativa possa presto essere operativa.