25/05/14

In medicina o nel quotidiano la cronoterapia

Dunque, secondo la cronobiologia c'è un momento ideale per mangiare determinati alimenti, fare sport, viaggiare, assumere farmaci: tutto all'insegna del rapporto fra ora giusta e massima efficacia. 

Ormai neppure gli oncologi disdegnano la cronoterapia. Medici e ricercatori oncologi, hanno constatato, in dieci anni di ricerca e clinica, che la cronoterapia è applicabile a certi tumori: carcinoma del colon-retto, mammella, pancreas. In pratica hanno appurato che c'è un tempo di somministrazione dei farmaci antiblastici e che rispettando questo tempo il farmaco è tollerato meglio dall'organismo che vede aumentata la sua efficacia terapeutica.
la cronobiologia: l'orologio della vita

Anche le capacità intellettuali, l'attenzione, la memoria sono sottoposte a una impennata o a una flessione secondo i diversi momenti della giornata. Un esempio? La memoria a breve termine ha la tendenza ad essere più marcata nelle prime ore del mattino. Così se si deve sostenere un esame è preferibile ripassare gli appunti appena ci si sveglia. La memoria a lungo termine, invece, è al top nel tardo pomeriggio: allora, se occorre memorizzare dati per periodi più o meno lunghi è meglio archiviarli durante questa fase della giornata. Le ore più indicate per le attività intellettuali, soprattutto se di tipo progettuale od organizzativo, sono quelle comprese tra la tarda mattinata e mezzogiorno. Infine le attività ripetitive e i lavori manuali: sono più semplici se portate a termine nelle ore centrali del pomenggio.

I ritmi dell'organismo agiscono pure sulla comparsa o l'intensificazione di certi disturbi. In questi casi si parla di «cronorischio»: periodo nel quale i fattori protettivi si trovano ai minimi livelli e i fattori di rischio sono più elevati. Non è certo un caso che l'infarto e gli attacchi ischemici si verificano maggiormente tra le 6 e le 12 del mattino, registrando un picco massimo verso le 8. Altro aspetto, le manifestazioni allergiche che in genere si manifestano in modo eclatante la sera e più blandamente nelle prime ore della giornata. Al mattino, infatti, l'organismo produce naturalmente una quota più elevata di cortisolo, l'ormone che ha la caratteristica di deprimere l'attività del sistema immunitario e, di riflesso, rendere meno reattivo l'organismo alle sostanze verso le quali è allergico.
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