05/05/14

FAGGIO: IL CARBONE CURATIVO

AMICO DELL'INTESTINO In caso di colite e come disinfettante
Il faggio comune, Fagus sylvatica, della famiglia delle Fagacee, è un albero che può raggiungere i 30-40 metri di altezza; ha tronco regolare, eretto e cilindrico, con rami grossi ascendenti che formano una chioma ampia e fitta, per lo meno negli esemplari isolati, o allungata e conica nei boschi. La corteccia è grigia e liscia nei rami vecchi, verde cupo, lucida e pubescente in quelli giovani, molto sottile e spesso macchiata di chiaro per la presenza di licheni.
Le foglie sono verde chiaro, più chiare sotto, lucide, ovali e caduche; i bordi sono ricoperti di peluzzi corti e morbidi. I fiori sono riuniti in infiorescenze a forma di piccoli «grappoli» chiamati amenti e fioriscono da aprile a maggio. Il frutto è piccolo e secco, contiene un solo seme rivestito da un tessuto di consistenza simile al cuoio (achenio), liscio e lucido, chiamato faggiola, racchiuso in gruppi di due o tre all'intemo di un involucro bruno e spinoso che a maturazione si apre in quattro spicchi. Secondo i botanici, la storia del faggio ebbe inizio in Giappone, da dove raggiunse l'Europa occidentale passando per l'Asia centrale, il Caucaso e l'Asia minore.
Oggi, il faggio ha un vasto areale centro-europeo che si estende dalla Spagna al Mar Nero, dalla Norvegia alla Sicilia. In Italia è presente su tutto il territorio a esclusione della Sardegna e caratterizza i boschi montani. Vive sulle alpi tra i 600 e i 1300-2000 m, mentre sull'Appennino tra i 1000 e i 1700-2300 m; predilige le piogge e le nebbie.
Fagus sylvatica
È una pianta molto longeva che raggiunge normalmente i 150 anni di vita. Della pianta si utilizzano la corteccia dei rami e il legno. Il carbone vegetale ottenuto dal legno di faggio è eccellente per combattere le fermentazioni e i gas intestinali, le coliti e la diarrea, grazie alla sua potente azione assorbente e disinfettante. È utile anche come dentifricio e come antidoto universale contro qualsiasi tipo di intossicazione: accidentali da veleno, cibo avariato, funghi velenosi, ecc.
Dal suo legno si estrae anche il creosoto, un espettorante e antisettico delle vie respiratorie ricco di guaiacolo, componente di molti sciroppi. Il legno, omogeneo, pesante, poco elastico ma resistente, si utilizza nella fabbricazione di mobili. Fornisce anche una buona pasta da cellulosa ed è un ottimo combustibile. Dalla distillazione secca del legno si ottiene il catrame. Dal seme essiccato e macinato si ottiene olio.

PREPARAZIONE E USO
Evitare di mangiare grandi quantità di faggiole (i frutti), perchè sembra che nella loro corteccia ci sia una sostanza lievemente tossica, ancora non identificata, che può indurre mal di testa.
CARBONE 10-20 g, fino a 5 volte al giorno, disciolto in acqua o masticato così com'è. Nei casi gravi di intossicazione si possono prendere fino a 100g in una sola dose.
DECOTTO: 60 g di corteccia essiccata in un litro dio acqua; bollire per 20 minuti, 2 o 3 tazze al giorno. Utile anche per alleviare l'asma, bronchite, tosse e abbassare la febbre. Per un effetto vermifugo, 2 tazze al giorno a digiuno per 5 giorni.
PER RISANARE la camera di un malato: bruciare nel camino o in un braciere legno di faggio.
IL GEMMODERIVATO di fagus sylvatica svolge azione antistaminica e stimola le funzioni renali. Indicato in caso di allergie, insufficienza renale, obesità, ritenzione idrica e cellulite.


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