23/05/14

C'era una volta un'autrice con un'idea e venne bandita dalle librerie

Come vi avevo preannunciato, sulla scia delle 50 Sfumature, andiamo a vedere un'altra trilogia erotica pubblicata negli anni ottanta da A.N.Roquelaure. Mai sentita prima? E se vi dicessi che sotto questo pseudonimo si cela la molto più famosa Anne Rice? Non ve l'aspettavate eh?!

Ebbene si, agli esordi della sua carriera la Rice si cimentò in una trilogia erotica. Prendete la favola della Bella Addormentata che tutti conosciamo e stravolgetela come solo un autore può fare, il risultato è The Beauty Series, tradotto in italiano come La Trilogia dei sensi, composto da Risveglio, Abbandono ed Estasi.
Vol 1: Risveglio
Vol 1: Risveglio

La storia inizia con Bella addormentata e il suo regno con lei, finché giunge al castello il principe per salvarla, peccato che non la salvi esattamente con un casto bacio come tutti sappiamo, e una volta ridestata non la porta certo al suo castello dove vivrà per sempre felice e contenta, perché il principe vive in un regno dove principi e principesse scontano alcuni anni di servitù. Perché? Ammetto che dal libro non l'ho capito, lo spiega, ma non ha senso. Comunque, il periodo di schiavitù non è ciò che potreste immaginare, perché principi e principesse vengono letteralmente spogliati e costretti a subire ogni genere di perversione da parte dei loro padroni. Qui si scivola molto su Le 120 giornate di Sodoma, ma la Rice è più “buona” perché non permette che gli schiavi e le schiave subiscano mutilazioni.

Scommetto che già alla descrizione della trama avete deciso che questa trilogia non fa per voi, chiedendovi magari cosa è saltato in mente alla Rice di scrivere una cosa simile. Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro agli anni '80 quando la Rice si mise in testa di riscrivere la fiaba della Bella Addormentata.

La trilogia della Rice nasce come risposta alla famosa Historie d'O considerato da molti il primo vero romanzo BDSM dell'epoca moderna, peccato che alla Rice non fosse piaciuto anzi lo aveva trovato addirittura triste, così decise di scrivere lei qualcosa di altrettanto forte ma allo stesso tempo bello da leggere, insomma si mise in testa di scrivere qualcosa che lei stessa avrebbe voluto leggere.
Vol 2: Abbandono
Vol 2: Abbandono

La stessa Rice afferma, in un'intervista, che in quel periodo era forte il movimento femminista che considerava i romanzi erotici degradanti per la donna, quasi offensivi. La Rice invece riteneva che la donna e chiunque altro avesse il diritto di leggere, scrivere e avere tutte le fantasie che desiderasse. Quando iniziò la sua trilogia ricevette numerose critiche anche da parte di femministe, ma lei proseguì convinta della sua idea. La trilogia però venne frequentemente bandita dalle librerie, salvo poi tornare a intervalli regolare per trovare terreno fertile con la pubblicazione delle 50 sfumature.

Al di là del perché la Rice abbia scritto questa trilogia, i libri che compongono la storia della famosa Bella Addormentata, come sono? Diciamo che non sono come ci si potrebbe aspettare, almeno non da un'autrice come la Rice.

Abituata al suo stile letterario, alla sua introspezione dei personaggi, alla sua costante ricerca di un significato intrinseco al comportamento dei personaggi, di fronte alla Trilogia dei sensi si rimane spiazzati. Lo stile non è neppure paragonabile a quello nelle sue Cronache dei vampiri, benché sicuramente d'impatto visivo con le sue immagini esplicitamente forti. Manca di quella profondità, di tutti quegli elementi che hanno affascinato i suoi lettori, sembra quasi che a scrivere questi tre romanzi sia stata un'altra persona.
Anne Rice
Anne Rice

La Rice si concentra sulle avventure erotiche e sulle prove di Bella e degli altri schiavi che via via incrocia sul suo percorso, escludendo dalla storia tutto il contorno, l'ambiente circostanze, i perché e i per come, limitandosi ad una serie di pratiche BDSM forti ed elaborate che la Rice però tenta di spiegare. Bisogna dare atto alla Rice di questo, attraverso le parole di uno schiavo la Rice cerca di far capire al lettore perché principi e principesse dovrebbero subire passivamente simili pratiche, accettandole con devozione e amore:

“La mia unica speranza di un amore profondo, di annullarmi in qualcun altro, che non miri solo a spezzarmi e riplasmarmi, ma qualcuno che sia sublimemente crudele, sublimemente bravo nel dominare. Qualcuno che, in qualche modo, al colmo delle mie sofferenze, abbia occhi per vedere la profondità della sottomissione e sappia amarmi a sua volta”

Tenta di spiegarlo, ma non ci riesce del tutto e così la luce alla fine del tunnel si spegne e la trilogia torna a sprofondare in un buco nero dal quale si è felici di uscire con l'ultimo capitolo della trilogia che risulta il più assurdo di tutti, ma che regala un lieto fine... sempre se così si può definire visto che non è proprio quello canonico delle fiabe.

Definirla una brutta trilogia non mi riesce, forse per il profondo rispetto che nutro per la Rice, forse non ho tenuto la mente abbastanza aperta mentre leggevo i tre volumi, fatto sta che ne sono rimasta delusa. La Rice sa essere erotica nei sui libri, lo si vede bene, ma in questa trilogia non si è ben capito cosa sia successo.

(Le immagini presenti nell'articolo sono state prese da internet, la citazione proviene dal secondo volume della trilogia Abbandono, mentre le notizie riguardanti la trilogia sono state prese dalla Wikipedia e dal un'intervista rilasciata dalla Rice. L'intervista completa ad Anne Rice riguardo alla sua trilogia la potete trovare all'indirizzo: http://www.examiner.com/article/anne-rice-talks-about-the-sleeping-beauty-trilogy-fifty-shades-and-porn)
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