Il grafene: un materiale più duro dell'acciaio, flessibile, elevata conducibilità termica, con elettroni il cui movimento è esattamente cento volte maggiore rispetto al silicio, un materiale con proprietà miracolose. Perchè non viene prodotto?
Da diversi anni si parla del grafene, il materiale che in futuro dovrebbe sostituire il silicio, ma finora gli scienziati hanno dovuto affrontare diversi problemi che ne impediscono la sua produzione di massa. Scoperto un metodo di sintesi che permetterà di produrre chip in grafene. Questa nuova tecnologia appartiene a Samsung che ne prevede l'uso nei display flessibili, negli indossabili e in altri dispositivi elettronici di prossima generazione.Grafene |
Il Samsung Advanced Institute of Technology (SAIT), in collaborazione con la Sungkyunkwan University, ha messo a punto un nuovo metodo per sintetizzare una grande area di grafene all’interno di un singolo cristallo su un semiconduttore, senza alterare le sue proprietà elettriche e meccaniche. Il metodo più usato finora era la sintesi multi-cristallo, ovvero ottenere grandi aree di grafene a partire da piccole particelle. Questa tecnica però deteriora le sue proprietà, rendendone impossibile la produzione su larga scala e quindi la commercializzazione. Il successo del silicio si deve alla possibilità di incrementare la dimensione dei wafer, riducendo allo stesso tempo la dimensione dei processori. L'obbiettivo dell’azienda coreana: sostituire il silicio e vendere chip in grafene. Ovviamente ciò non significa che metteremo processori in grafene nei nostri terminali a breve. Passeranno ancora diversi anni prima che il silicio venga abbandonato. Ma a Samsung va il merito per aver segnato una delle prime tappe per raggiungere questo evento storico, che grazie all'azienda coreana, è ora più vicino nel tempo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul numero di aprile dello Science Magazine, una delle riviste scientifiche più prestigiose del mondo.