13/04/14

Deus ex machina | Perchè si dice

Se avete anche solo superficialmente fatto un po'di latino o avete avuto modo di parlare con qualcuno che lo ha studiato (talvolta maledicendo la consecutio temporum) di certo all'orecchio vi sarà arrivato il modo di dire Deus ex machina. Grazie al terrore che la mia professoresa di latino e greco incuteva a me e al resto della classe, questa, come altre espressioni latine usate da gente di "mondo", mi si sono fissate saldamente nella memoria.
Deus ex machina

Deus ex machina, letteralmente «il dio dalla macchina», deriva dall'abitudine inaugurata dal teatro tragico greco di utilizzare attori che, opportunamente imbragati, venivano calati dall'alto sulla scena grazie a un sistema di argani e carrucole. Introdotti all'improvviso nel bel mezzo della rappresentazione con grande meraviglia del pubblico, tali attori impersonavano esclusivamente gli dei, che intervenivano in prima persona con proclami e rivelazioni a risolvere le fasi più ingarbugliate dello spettacolo. Gli autori meno raffinati abusavano di questo espediente, capace di sciogliere in un attimo i copioni troppo intricati o le trame prive di sbocchi.
Questa espressione oggi, viene impiegata per indicare colui che in un baleno fornisce la soluzione provvidenziale e insperata di un caso apparentemente insolubile.
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