14/04/14

Chiaroveggenza significa null'altro che il "vedere chiaro"

Chiaroveggenza significa null'altro che il "vedere chiaro" ed è una parola che è stata assai male usata e persino avvilita, tanto da essere impiegata per designare i trucchi dei prestigiatori del varietà. Anche nel suo significato più limitato, questo termine indica un ampio campo di fenomeni che differiscono nel loro carattere, tanto che non è facile dare una definizione della parola, che sia nello stesso tempo succinta e precisa. 

È stata chiamata la "visione spirituale", ma nessuna definizione sarebbe più ingannevole di questa, perché, nella grande maggioranza dei casi, non c'è alcuna facoltà che vi si colleghi. Possiamo definire la Chiaroveggenza una facoltà di vedere ciò che è nascosto alla vista fisica comune.
Nella letteratura teosofica, viene continuamente affermato che tutte queste facoltà superiori sono un'effettiva eredità del genere umano; che la capacità della Chiaroveggenza, per esempio, si trova latente in ognuno e che, in coloro nei quali già si manifesta spontaneamente, ciò è dovuto al fatto che, in questo settore, sono più avanzati degli altri.
Quest'affermazione è esatta; tuttavia, sembra del tutto vaga ed irreale per la maggioranza della gente, semplicemente perché considerano tale facoltà come qualcosa di assolutamente diverso da quanto hanno già sperimentato e si considerano ben certi che essi ad ogni modo, non si trovano nella condizione di conseguire tale sviluppo. Può giovare a dissipare questo senso di irrealtà se cerchiamo di comprendere che la Chiaroveggenza, come molti altri fatti nella natura, è essenzialmente un problema di vibrazioni e, in realtà, non si tratta d'altro se non di un'estensione delle facoltà, che tutti noi usiamo nella nostra vita di ogni giorno. Noi tutti viviamo circondati sempre da un vasto mare di aria e di etere e, quest'ultimo, interpenetra la prima, come pure tutta la materia fisica, principalmente per mezzo delle vibrazioni in questo vasto mare di materia, dove le impressioni ci raggiungono dal di fuori. Tra le vibrazioni estremamente rapide che agiscono sull' etere, c'è una piccola sezione - una sezione veramente minima - alla quale la retina dell' occhio umano è capace di rispondere e queste particolari vibrazioni riproducono su di noi la sensazione che chiamiamo luce. Vale a dire che noi siamo in grado di vedere soltanto gli oggetti dai quali quella particolare luce può uscire o esseme riflessa.
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