Affrontiamo in questo articolo un tema che la tentazione di essere alla moda o di tendenza, vorrebbe fosse presentato con toni entusiastici e pregiudizialmente positivi solo perché naturale, esotico e di sapore new age. Non è così, anche se siamo orientati a scelte naturali nell'ambito delle terapie e dello stile di vita. Questo perché voglio rispettare il nostro lettore, cercando di informarlo su tutti i pro e contro di un qualsiasi fenomeno, che sia una terapia o un prodotto da acquistare. E perché una tecnica, in questo caso di cura, deve dimostrare con metodi rilevabili in maniera oggettiva, che può funzionare, senza comportare grossi rischi o seri effetti collaterali. Ed è questo il criterio di informazione che mi ha guidata nella realizzazione di questo articolo.
Cure alterantive |
Verso le altre culture mediche nutro un profondo rispetto che tiene conto sia delle differenze che degli elementi che le accomunano. Questo processo di awicinamento alle medicine cosiddette complementari può giovare alla medicina occidentale, la quale non deve credere di avere l'esclusiva sul modo di curare le persone. Se quindi al rigore scientifico si accompagna una prospettiva culturale più ampia, assisteremo in futuro a importanti progressi nel recupero della salute delle persone. Diventa però sempre più evidente come l'approccio rivolto alla «materia» di noi occidentali deve cercare di convergere con quello «energetico» degli orientali. Perché materia ed energia sono interdipendenti, come il corpo e la mente. E se per alcuni il concetto di energia richiama a stati dello spirito da esplorare in un continuo avanzamento, fino a trovare Dio dentro di sé e a fondersi con l'Uno assoluto; altri, come noi, pensano che questa energia possa essere in qualche modo guidata da un Dio che è fuori di noi ma che ci invita ad awicinarci a lui, in una comunicazione all'insegna di un benessere dawero globale. Il dialogo tra le due prospettive è aperto.