11/02/14

La magia dell'inchiostro e il potere della voce

L'abilità di un autore sta nella capacità di coinvolgere il lettore, legarlo alle sue parole e trasportarlo nel mondo da lui inventato. Ci sono autori che ci riescono bene, altri benissimo e altri ancora che non ci riescono neppure sforzandosi. Questo viaggio nel mondo dello scrittore termina però nel momento in cui abbiamo finito, con sommo rammarico, il libro che stavamo leggendo.

Quale lettore non ha desiderato almeno una volta di entrare nella storia, di perdersi tra i personaggi che ama e non tornare mai più alla realtà? E se per una volta accadesse realmente, desiderereste uscirne oppure ve ne infischiereste altamente e vi godereste il soggiorno? Domande puramente accademiche, dato che per nostra somma sfortuna una cosa simile non accadrà mai, ma c'è qualcuno che si è posto l'interrogativo.
Cuore d'inchiostro

Nell'appuntamento di oggi con la mia rubrica letteraria non vi parlerò di un libro solo come sono solita fare, ma di una trilogia che risponde proprio alla domanda che vi ho appena posto. Abbandoniamo quindi per una manciata di minuti il nostro mondo e voliamo nel regno fantasy creato dall'autrice tedesca Cornelia Funke.

Ogni libro dovrebbe cominciare con una pagina vuota, meglio se scura, a seconda del colore della copertina. Quando apri il libro, è come se fossi a teatro. Il sipario copre il palcoscenico. Tu lo tiri da parte e ha inizio la rappresentazione

La saga Mondo d'inchiostro si compone di tre libri: Cuore d'inchiostro, Veleno d'inchiostro e Alba d'inchiostro. Tutta la storia comincia quando la giovane Maggie scopre che suo padre Mortimer (Mo), abile rilegatore, possiede l'insolita capacità di far uscire i personaggi dai libri leggendoli ad alta voce. A questa insolita capacità si aggiunge l'inconveniente che quando qualcosa esce dal libro, qualcos'altro ne entra. La prima volta che Mo aveva letto ad alta voce un libro ad uscire dal libro erano stati due banditi, Capricorno e Basta, e un abile mangiafuoco, Dita di polvere. Per controparte però ad entrarne nel libro erano stati la moglie di Mo, Resa, e due gatti. Da questo primo passo la storia si sviluppa con entrate e uscite dal libro, talvolta volute e altre volte del tutto casuali.

I libri di Mondo d'inchiostro sono stati scritti più per bambini e ragazzi che per un pubblico adulto, questo però non vuol dire che sono infantili, anzi, racchiudono tra le loro pagine quella magia tipica dei libri delle favole, che gli adulti scordano troppo presto. La narrazione quindi è semplice e scorrevole, piena di colpi di scena, avventura, amore, amicizia eroismo e anche un po' di paura, insomma tutto quello che serve per fare di questi libri degli ottimi fantasy.

Cornelia Funke
Una caratteristica originale e a mio parere piacevole dei tre libri, è che, all'inizio di ciascun capitolo, l'autrice riporta in testa una citazione che solitamente ricalcherà il contenuto del capitolo stesso. Un libro dentro il libro che parla di altri libri quindi, popolato da personaggi reali in un mondo di cellulosa e di personaggi di cellulosa in mondo reale, e non sto parlando solo dei protagonisti di questo libro.

Nei ringraziamenti posti, come fanno molti autori, all'inizio di Mondo d'inchiostro, la Funke scrive: A Rolf, sempre: essere stata sposata con Dita di Polvere è la cosa migliore che mi potesse capitare. Rolf Funke era il marito, morto di cancro nel 2006, dell'autrice da lei trasposto tra le pagine di inchiostro nelle vesti Dita di Polvere, per vivere una vita immortale lontano da una realtà talvolta davvero crudele.

Leggendo il titolo di uno dei tre romanzi che compongono la saga di Mondo d'inchiostro, a più di qualcuno sarà suonato in testa un campanello perché vagamente familiare. Non state perdendo qualche rotella, tranquilli, da Cuore d'inchiostro è stato tratto un film con il medesimo titolo. La trama ovviamente non è proprio uguale al libro, soprattutto nel finale che non vi svelerò neppure sotto tortura. Per scoprire il mondo di inchiostro della Funke, non vi resta che entrare nel suo mondo e perdervi.

Le storie non finisco mai anche se i libri ce lo fanno volentieri credere. Le storie vanno sempre avanti e non finisco con l'ultima pagina, così come non iniziano con la prima

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