06/02/14

Definito "Il braccio politico delle toghe" | Grasso chiamato a spiegare le ragioni giuridiche della sua scelta

Pietro Grasso sotto attacco da parte dell'opposizione, che contesta la decisione presa dal presidente di costituire il Senato parte civile al processo della presunta compravendita di senatori. I senatori del Pd approvano la decisione di Grasso e avallano con le firme di tutti.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, e' nella bufera. Forza Italia contesta la decisione presa ieri dal presidente di Palazzo Madama che, nonostante il parere dell'Ufficio di presidenza, ha deciso che il Senato si costituira' parte civile nel processo sulla presunta compravendita di senatori che vede imputato Silvio Berlusconi. Il partito del cavaliere ha chiesto le dimissioni di Grasso, e vuole spiegazioni formali, lasciando intendere che in assenza di esse il Senato conoscera' altre ore difficili. E' Paolo Romani, in apertura dei lavori, a scandire: "vorrei credere che il presidente Grasso non si sia fatto condizionare da logiche politiche e interessi in parte indegni del suo ruolo ma abbiamo il diritto di chiedere e lo faccio formalmente, che sia lui a venire questa mattina in Aula, al piu' presto, a spiegare le ragioni giuridiche della sua scelta e del suo comportamento". "In assenza di questo - anticipa Romani - e' difficile immaginare che i lavori d'Aula possano mantenere quello spirito di serenita' che puo' essere garantito soltanto da una presidenza riconosciuta da tutti come autorevole e imparziale".

Grasso
La senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati e' piu' chiara: Grasso "si deve dimettere perche' ha stracciato tutte le regole, le norme, la dignita' del Senato. Ha dismesso il ruolo istituzionale per assumere un ruolo politico contra personam". In difesa del presidente Grasso scende il Partito Democratico, che con il capogruppo Luigi Zanda, spiega: "Che cosa deve fare il presidente del Senato? Deve fare il suo dovere. Io ritengo che l'abbia fatto". C'e' stato "l'esercizio del dovere istituzionale regolarmente previsto da parte del presidente del Senato", ha anche detto. Anche il Nuovo Centrodestra, per bocca di Fabrizio Cicchitto, punta il dito sul presidente del Senato: "Grasso? Ho paura che sia uno degli ultimi regali che una persona assai simpatica come Bersani ci ha fatto..." confida in tv. "Se ne e' fregato dell'Ufficio di presidenza, prendendo una decisione che arriva in un momento politico delicatissimo e complica ulteriormente le cose". Anche Pierferdinando Casini chiede spiegazioni a Grasso: "E' grave spaccare il Senato o l'organo di presidenza su un giudizio di carattere morale espresso dal Presidente. Spero che oggi in apertura di seduta voglia dare spiegazioni", dice il leader centrista da poco ritornato tra le file del centrodestra. "E' una decisione insindacabile ma non indiscutibile. Quando si coinvolge il Consiglio di presidenza e si chiede un parere, 'gentlemen's agreement' vuole che al parere ci si rifaccia. E' il parere del Senato". Secondo Gasparri (Fi) "Grasso si e' comportato in maniera non leale", mentre Mara Carfagna accusa il presidente del Senato di aver effettuato "l'ennesima forzatura per portare avanti una persecuzione nei confronti Silvio Berlusconi".            fonte  (Agi)
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