A detta del focoso “
patron” del
Palermo calcio,
Maurizio Zamparini a seguito la
sconfitta con il
Carpi, pare che il famoso detto: “La
vendetta è un piatto che va servito
freddo” si sia perpetrato nei confronti suoi e della sua
squadra, il
Palermo per l’appunto! La furia di Zamparini e di tutta
Palermo calcistica si è scatenata contro
l'arbitro Candussio. "Ne ha combinate di tutti i colori - ha urlato il
presidente Zamparini. La cosa incredibile è che vive a Sevegliano, il mio paese: pensavo che volesse dimostrare che non mi stava favorendo. Invece il sindaco mi ha ricordato che cinque anni fa ho licenziato dal mio gruppo il padre
dell'arbitro Candussio. Sicuramente si sarà voluto
vendicare".
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Maurizio Zamparini |
Dello stesso avviso anche il
direttore sportivo dei rosanero,
Giorgio Perinetti, che ha puntato il dito contro il
direttore di gara in una lettera aperta pubblicata sul
sito del Palermo Calcio. "Premesso che dobbiamo considerare i nostri demeriti e dovremo fare un'attenta analisi su come abbiamo impostato e
giocato questa
partita - ha scritto - , perché non vogliamo concedere alibi alla
squadra, bisogna però tenere conto che oggi abbiamo assistito ad un
arbitraggio che è sembrato un killeraggio scientifico.
A parte l'episodio del
rigore (tutto da valutare) la gestione delle
ammonizioni è stata quanto di più scandaloso si può vedere su un campo di
calcio. Essa ha creato un condizionamento alla
gara odierna e gravissimi riflessi su quella successiva. L'atteggiamento del quarto ufficiale, Caso di Verona, dev'essere denunciato agli organi competenti, in quanto ha ripetutamente inteso minacciare di
provvedimenti disciplinari i nostri tesserati (in
campo ed in
panchina) ed istigato
l'arbitro alla messa in atto degli stessi. Dato che abbiamo visto su altri campi un "Babbo Natale" anticiparsi in generosi regali, auspichiamo che il sistema trovi un immediato riequilibrio a tutela della regolarità del
campionato".