Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta Le affinità elettive. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Le affinità elettive. Mostra tutti i post

10/03/14

Le affinità elettive ispirate da Torbern Olaf Bergman, illustre sconosciuto

Cari lettori del Trafiletto, oggi scriverò di un certo, T.O.Bergman,  svedese (1735-1784)  noto chimico e specializzato in mineralogia; Il suo nome echeggia ancora nella storia per la sua “Dissertazione sulle attrazioni elettive” (1775), degli elementi inorganici; 

Torbern Olaf Bergman: Lo studio conteneva il più ampio schema sulle affinità chimiche degli elementi pubblicato fino ad allora. Fra le varie leggi che figurano nella dissertazione, ne spicca una, in virtù della quale, alcuni elementi si attraggono vicendevolmente, disgregando – per unirsi -  le precedenti combinazioni nelle quali si trovavano prima dell’unione.

Torbern Olaf Bergman
Destino vuole che l’allora giovane J.W.Goethe, venisse a conoscenza della brillante dissertazione. E già allora il ventiseienne Goethe, non solo era un affermato scrittore e poeta, ma amava studiare tutto quello che apparteneva alle scienze. Così prese con passione a studiare lo studio pubblicato dal Bergman, tanto che dopo una attenta riflessione, sposò il concetto dello svedese trasportandolo in quello che divenne un romanzo ancora oggi molto attuale: Le affinità elettive.
Col suo romanzo, Goethe, denuncia la dissoluzione passionale del vincolo matrimoniale e afferma di scorgere che in ogni separazione amorosa si annida un germe della follia.
La trama si sviluppa fra quattro personaggi, Edoardo con la consorte Carlotta che vivono in un appartato castello di campagna, finalmente uniti dopo essere stati divisi in gioventù; matrimonio che viene scosso dall’arrivo di due ospiti, prima il Capitano, vecchio amico di Edoardo e in seguito la giovanissima Ottilia, nipote di Carlotta.
Le affinità elettive tendono ad unire da una parte Edoardo e Ottilia, e  dall’altra Carlotta e il Capitano. C’è chi si abbandona alla passione, come Edoardo facilmente inebriato dall’illimitato, c’è invece chi la argina e la frena come Carlotta.
Suggerisco a chi non avesse letto questo romanzo che trasporta e affascina, di leggerlo quanto prima, ricordandosi di ringraziare un certo Torbern Olaf Bergman, illustre sconosciuto che ha sospinto il geniale Goethe, a lasciarci una romantica ma allo stesso tempo triste storia d’amore che ancora oggi trova riscontro nelle società moderne.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.