Francesco Cavallaro, segretario nazionale della Confederazione Sindacato Lavoratori Autonomi, in un suo intervento ha espresso la sua speranza per il 20 febbraio, cioè l'incontro tra Palazzo Chigi con il premier Renzi e le varie sigle sindacai, un vertice atteso da molto tempo e che finalmente avrà luogo per discutere di problemi annosi riguardanti la previdenza sociale, Cavallaro ha così spiegato il suo punto di vista: 'Il Parlamento azzeri la riforma pensioni Fornero e avvii un nuovo percorso legislativo sul sistema previdenziale che sia ampiamente condiviso con le parti sociali.'
E' utopistico pensare che il premier Renzi azzeri la riforma pensioni Fornero 2011 in quanto questa rende ben 8 miliardi l'anno (in totale, spalmati fino al 2021, ben 80 miliardi!) alle casse statali ed è il motivo principale per il quale non ha mai voluto interessarsi ai problemi originati sulla previdenza dopo che la riforma Fornero è stata attuata per risanare bilanci disastrosi e che da una rendita garantita allo stato annuale il cui bancomat sono proprio le pensioni e i suoi pensionati, ma la speranza è ultima a morire e la speranza appunto di Cavallaro sull'azzeramento di questa riforma la vediamo proprio utopistica per il motivo citato.
Cavallaro continua il suo intervento aggiungendo: 'Ci attendiamo dunque che il Parlamento azzeri la riforma Fornero e proponga un percorso sulla previdenza condiviso con le parti sociali e, almeno una volta, trasparente e attento al rispetto dei diritti costituzionali; primo fra tutti il diritto di proprietà, in quanto i contributi previdenziali sono soldi dei lavoratori e non uno strumento di alchimia contabili per sanare i conti dello Stato.', prosegue: 'Solo il Governo non si è reso conto che la riforma pensioni del governo Monti è già stata di fatto ampiamente bocciata, respinta e rifiutata dai cittadini italiani.', secondo il nostro parere il governo si è resto certamente conto che al popolo italiano la riforma pensioni Monti/Fornero non è mai andata giù, è stata un rospo che hanno dovuto ingoiare nonostante sia sovrano il popolo ma è stato costretto ad accettare una imposizione, quasi una egemonia alla quale non ha potuto ribellarsi e se ha fatto un tentativo, come la richiesta di un referendum abrogativo di tale inique legge è stato respinto senza misericordia dalla Corte Costituzionale se ben rammentiamo!"
CISAL FRANCESCO CAVALLARO |