Il-Trafiletto

19/01/14

Sudan: scoperta una cripta con misteriose iscrizioni

 L'Archeologia è una scienza il cui fascino è immortale, essa ripercorre i secoli e i millenni, come una macchina del tempo attraverso la quale possiamo calarci nella vita e nel misticismo di civiltà ormai scomparse e cercare, per quanto possibile, di capirne i meccanismi.

Una enigmatica cripta è stata scoperta in Sudan, le pareti sono ricoperte di iscrizioni e al suo interno sono stati trovati sette corpi mummificati.  La cripta è stata scoperta dalgi archeologi  dell'Università di Varsavia. Il soffitto, il pavimento e le pareti della tomba sono completamente ricoperte di iscrizioni incise con inchiostro nero su un sottile strato di calce, scritte in greco e in copto, la fase finale della lingua egizia. Le iscrizioni all'interno della cripta sono tratte dai Vangeli di Luca, Giovanni, Marco e Matteo, alle quali si accompagnano una serie di nomi magici e una preghiera dedicata alla Vergine Maria. L'autore delle iscrizioni è un certo 'Ioannes', il quale ha lasciato la sua firma su tre o forse quattro mura, probabilmente con lo scopo di proteggere i defunti contro le potenze del male, spiegano i ricercatori. "Miravano a salvaguardare non solo la tomba, ma soprattutto coloro che vi erano stati sepolti durante il periodo delicato tra il momento della morte e il loro arrivo davanti al trono di Dio", scrivono Adam Lajtar, dell'Università di Varsavia, e Jacques van der Vliet, dell'Università di Leiden, sull'articolo comparso nell'ultimo numero della rivista polacca Archeologia nel Mediterraneo.

 Lo studio per la decodifica delle iscrizioni è ancora in corso e una registrazione completa dei testi e dei disegni potrà essere terminata solo in un prossimo futuro. "E' un lavoro molto duro. Le iscrizioni sono conservate molto male rispetto ai disegni", spiega il dottor Grzegorz Ocha del Dipartimento di Papirologia dell'Università di Varsavia. A suo parere, una delle iscrizioni più interessanti è la preghiera all'Agnello di Dio, scritto in greco, il che dimostra che questa lingua è stata utilizzata nella Nubia medievale molto più a lungo nei territori bizantini conquistati dagli arabi. All'interno della cripta sono stati rinvenuti i corpi mummificati naturalmente di sette individui. Secondo gli archeologi, uno dei corpi dovrebbe appartenere a monsignor Georgios, probabilmente uno dei più potenti leader religiosi dell'antico regno Makuria. Il suo epitaffio, trovato nelle vicinanze della cripta, afferma che il religioso morì nel 1113 d.C., all'età di 82 anni. Sebbene l'abbigliamento delle mummie è in cattivo stato di conservazione, i ricercatori hanno rilevato che gli uomini erano vestiti con vesti di lino molto semplici. Alcuni degli uomini indossavano una croce. Dopo l'ultima sepoltura, la cripta è stata sigillata per sempre. "L'ingresso alla camera mortuaria è stata chiusa con mattoni rossi legati con una malta di fango", scrive nell'articolo Wlodzimierz Godlewski, attuale direttore della Missione polacca a Dongola. I risultati presentati nell'articolo sono il frutto di lunghi anni di studi. Infatti, la cripta è stata individuata la prima volta nel 1993 dalla Missione polacca a Dongola. Tuttavia, non è mai stata scavata fino al 2009. Nel corso degli scavi, i corpi sono stati rimossi e studiati, le pareti della cripta ripulite e le sue iscrizioni sono state registrate e studiate con maggior dettaglio.  La cripta si trova in un monastero di Dongola, la capitale di Makuria, un perduto regno medievale che fiorì nella Valle del Nilo. Nel momento in cui fu eretta, Makuria si trovava all'apice del suo sviluppo. I suoi sovrani controllavano un territorio che andava dal moderno Sudan fino all'Egitto meridionale. "Il periodo tra la fine dell'VIII secolo e l'inizio del XII è considerata l'epoca d'oro del reame di Makuria", spiega Artur Obluski dell'Università di Studi Orientali di Chicago. La capacità del regno cristiano di Makuria di intrattenere buoni rapporti con il califfato islamico che controllava l'Egitto, è stato il fattore decisivo per il successo del regno. I due reami hanno intessuto vaste relazioni commerciali e molte persone provenienti da Makuria hanno addirittura servito nell'esercito del califfato. La fine di Makuria è arrivata quando nel 1171 la dinastia Ayyubid ha preso il controllo dell'Egitto, lanciando una vasta invasione nel nord di Makuria e determinando un lungo periodo di declino, la perdita dell'indipendenza e, infine, la sua scomparsa.

Lasagne con crescenza, patate e rucola

Eccoci di nuovo con la pasta ripiena per la domenica. Oggi lasagnette facili da preparare.

Ingredienti per 4 persone 
1 confezione di lasagne - 300 gr di crescenza -200 gr di gorgonzola - 6 mazzetti di rucola - 100 9 di parmigiano grattugiato - 2 kg di patate - olio extravergine di oliva - aglio - sale e pepe 

GRATTUGIATE il parmigiano. Poi riscaldate in un pentolino l'olio e due spicchi d'aglio.

PULITE con cura le patate, mettetele a cuocere in acqua fredda in una pentola con coperchio. Portate a ebollizione e lasciate cuocere per 25- 30 minuti. A cottura ultimata lasciatele raffreddare.

TAGLIATE le patate a fette sottili e conditele con olia. aglio, un pizzco di sale e pepe. Poi tagliate a cubetti i due tipi di formaggio e lavate e asciugate la rucola.

SCOTTATE in acqua bollente le lasagne e scolatele. Nel frattempo preriscaldare il forno a 200 o C. Ungete una teglia e cominciate a disporre gli strati di lasagna, alternando la pasta al parmigiano grattugiato, i formaggi a cu le patate, la rucola e un po' d'olio finché non si esauriranno gli ingredienti.

CUOCETE per 30 minuti nel forno precedentemente riscaldato a 180°. Prima di servire guarnire con foglie di rucola.

Il gadget di James Bond Rebreather sarà il Triton del futuro

E 'il gadget di James Bond sulla lista dei desideri di tutti. Il rebreather, un sistema che permette di respirare sott'acqua, ha salvato Mr Bond da alcune situazioni difficili. Ora, il design Jeabyun Yeon della Corea del Sud, ha preso ispirazione dal dispositivo della spia per creare un gadget che pretende di trasformare immediatamente l'utente in un pesce umano.


Triton
 Almeno per come le due specie respirano sott'acqua. Si chiama Triton e estrae ossigeno dall'acqua utilizzando un filtro ultrasottile con buchi più piccoli delle molecole d'acqua. Una specie di branchia insomma, che però porta l'ossigeno così assorbito in una tanica attraverso un compressore. Il vantaggio è che per respirare sott'acqua, al Triton non serve aggiungere bombole. All'interno della struttura del Triton viene effettuato il processo di separazione dell'ossigeno dall'acqua seguita dall'espulsione del liquido. Per ora si tratta di un progetto, ma forse si potrebbe passare presto alla fase di realizzazione.

Triton
Strutture interna del Triton
James Bond con il
Rebreather




Yeon descrive Triton come 'un futuro prodotto' che potrebbe un giorno sostituire complicate attrezzature subacquee.

Perchè si dice "campa cavallo che l'erba cresce"?

E' molto, molto tempo che non sento questo motto, da bocca alcuna. Ma quando ero bambinetta, spesso sentivo questo modo di dire, sia in casa che fuori.  Anzi mi veniva detto spesso, di fronte a certe mie richieste.
Campa cavallo che l'erba cresce, indica che si può aspettare il tempo che si vuole, tanto ciò che si sta attendendo non accadrà a breve, bisogna quindi pazientare per avere dei risultati, che spesso non si è nemmeno certi di ottenere: che il cavallo diventi pure vecchio dunque, in attesa che l’erba cresca. Il detto nasce da un aneddoto che racconta di un individuo povero che trascinava per le briglie il suo vecchio cavallo, ormai privo di forza e di qualsiasi energia; lo tirava lungo una strada sassosa dove l’erba era pressoché inesistente, se ne vedeva solo ogni tanto qualche filo solitario. Ogni volta che il tristissimo animale dava cenni di cedimento e sembrava stesse per cadere, il padrone lo spronava e gli diceva: “Aspetta a morire cavallo mio, resisti ancora un po’, almeno finché l’erba crescerà e anche tu potrai sfamarti”.

Dormire bene e quotidianità| L’importanza degli orari fissi.

Quando si è giovani dormire bene ed osservare una certa quotidianità, favorisce un sano riposo!
Le giornate vissute con regole fisse, osservando con regolarità ogni propria abitudine, possono diventare un vero e proprio toccasana per favorire e godere di un buon riposo.

Sono i suggerimenti dati dai risultati di una ricerca, eseguita in collaborazione tra l'Università dell'Alabama di Tuscaloosa e l'Università della Florida di Gainesville, e pubblicata su Journals of Gerontology: Series B. Facendo compilare a 100 individui di età compresa fra i 18 e i 95 anni un diario delle loro attività quotidiane e della qualità del loro riposo, le autrici della ricerca hanno potuto appurare che i giovani adulti che sono ligi alla propria routine quotidiana, uscendo di casa sempre alla stessa ora per andare a lavorare e cenando ad un orario regolare, si addormentano più facilmente, dormono meglio e durante la notte si svegliano meno spesso.

La situazione può però capovolgersi con il lento ed inesorabile invecchiamento. La stessa ricerca ha infatti evidenziato che nella popolazione compresa fra i 60 e i 95 anni, cambiare le abitudini quotidiane può avere un impatto più positivo sulla qualità del riposo.

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“Abbiamo scoperto – spiega Natalie Dautovich, primo nome dello studio - che per la maggior parte degli aspetti del sonno completare le attività ad orari regolari predice la qualità del sonno meglio rispetto all'orario del giorno al quale queste attività vengono completate”. In altre parole, non è tanto importante se si cena alle 18.00 o alle 20.00, quanto farlo sempre allo stesso orario.

Tuttavia, durante la terza età variare l'orario della cena può favorire un sonno più lungo e iniziare le attività quotidiane ad un orario diverso rispetto al solito permette di addormentarsi più velocemente.
Secondo le autrici il modo migliore per favorire il buon sonno resta vivere giornate attive mettendo al bando l'ozio. I risultati di questa ricerca aprono però nuovi interrogativi, suggerendo che nel caso degli anziani variare gli impegni quotidiani potrebbe aiutare a riposare meglio durante la notte.


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