Il-Trafiletto

18/01/14

Si registra un ritorno del fai da te casalingo | Non si registrava dal dopoguerra

Quando il denaro perde potere di acquisto, le brave massaie tornano al fai da te casalingo. Comprare le materi prime, è sempre conveniente dall'acquisto dei cibi pronti. Merendine in calo, gelati che crollano del 7%, a favore di farna +7% , uova+5%, preparato per dolci +6%, miele+12%, in netto contrasto con il calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4 per cento.


E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2013 che evidenziano il ritorno in Italia del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra. Cambia dunque il carrello della spesa degli italiani dove trovano più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad esempio le merendine in calo del 3 per cento in valore o dei gelati che crollano del 7 per cento.

 Per contenere i costi ma anche per garantirsi qualità e sicurezza a tavola si è verificato rispetto al passato un aumento del 18 per cento del numero di italiani che nel 2013 preparano il pane in casa, secondo l'analisi Coldiretti/Ixè ma una tendenza analoga si registra anche per la preparazione di pasta, dolci ed altri prodotti base dell'alimentazione degli italiani. Non è un caso che - continua la Coldiretti - dall'inizio della crisi gli italiani hanno tagliato del 10 per cento gli acquisti di pasticceria e dolciumi che allietavano tradizionalmente i week end delle famiglie che hanno speso in media appena 147 euro nell'ultimo anno per questi prodotti, secondo i dati Istat per il periodo 2007-12. In realtà, se nei fine settimana sono sempre più rare le tradizionali code davanti alle pasticcerie, si registra - sottolinea la Coldiretti - un parallelo aumento degli italiani che mettono le ''mani in pasta'' per garantire comunque l'aria di ''festa'' in tavola, anche sotto il pressing dei figli che apprezzano in misura crescente l'abilità dei genitori in cucina. Sono addirittura arrivate in Italia nuove figure professionali come ''cake designer'' che da quest'anno sono anche impegnate nelle scuole per insegnare l'arte ai più piccoli grazie al progetto Educazione alla Campagna Amica della Coldiretti. La conferma - continua la Coldiretti - viene peraltro anche dall'attenzione con cui vengono seguite le trasmissioni televisive e il successo dei libri di cucina ma anche del boom su internet dei food blogger dai quali carpire suggerimenti e ricette. Una domanda alla quale rispondono anche molti agriturismi di Terranostra che accoppiano spesso la vacanza a lezioni in cucina per recuperare le tradizioni del passato mentre nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica - conclude la Coldiretti - è possibile acquistare crostate e dolci casalinghi tipici del territorio direttamente da chi li ha preparati che è in grado anche di offrire informazioni sulle modalità di preparazione e consigli sugli abbinamenti migliori.                                                                                                            fonte Adnkronos

Camminare nella natura fa aumentare la creatività del cervello

Gli input della vita moderna, la fretta, le problematiche quotidiane, la stanchezza, sono tutti stress che contribuiscono a stancare il nostro cervello. Questo comporta una diminuzione della nostra creatività, quell'assenza di fantasia che spesso ci fa rimenere inebetiti, un'assenza totale di idee. E' un campanello d'allarme, e come tale, non va sottovalutato. Appena la sirena suona è necessario agire. Come fare? 
Rifugiamoci nel verde, spegnamo telefonini, pc, tablet e andiamo a camminare nei parchi, in campagna, in montagna. È così che la capacità creativa è in grado di aumentare fino al 50%. È quanto sostiene uno studio delle University of Utah e University of Kansas pubblicato su PlosOne, che ha analizzato la reazione di 56 individui, divisi in 8 gruppi, invitati a trascorrere del tempo immersi nella natura, staccando "la spina" con tutti i loro apparecchi elettronici.
Camminare nel verde
I volontari sono stati, infatti, mandati nelle montagne e nei parchi di Alaska, Colorado, Maine e Stato di Washington per 4 giorni. Prima della partenza, i ricercatori hanno sottoposto metà dei partecipanti (28 individui) a test di misurazione delle attività cognitive complesse, analizzando la capacità di ragionare creativamente o risolvere problemi. L'altra metà dei volontari, invece, è stata sottoposta agli stessi test solo alla fine dell'esperimento, dopo aver trascorso 4 giorni nella natura. Risultato? Indovinate un po'! La loro capacità di pensiero creativo erano superiori in media addirittura del 50% rispetto al primo gruppo. Questo perché l'esposizione all'ambiente naturale può avere un importante impatto, spiega il team di scienziati, sulla corteccia cerebrale pre-frontale, la cui attività è associata proprio alla creatività e al multitasking. "L'ambiente gioca un ruolo fondamentale nel nostro modo di pensare e di comportarci. Ma l'ambiente moderno, urbano o suburbano, può essere caratterizzato da una drastica riduzione della nostra esposizione a ambienti naturali e da un aumento dell'esposizione a un ambiente tecnologico intenso. I nostri risultati dimostrano che esiste un vantaggio cognitivo se si trascorrere del tempo immersi in un ambiente naturale", si legge nell'abstract. Per questo "distaccarsi dagli oggetti tecnologici di ogni giorno permette al cervello di riposare e instaurare di nuovo i processi di pensiero creativo'', conclude l'autore principale David Strayer.

L'affascinanate mondo delle piante afrodisiache: il Ginseng

Oggi in qualunque bar entriate per assaporare un buon caffè, trovate anche il caffè al ginseng, la cui radice è nota ormai a tutti per le sue qualità ricostituenti. E' originario della Cina e del Giappone e il suo nome è Panax Ginseng, in cui "panax" deriva dal greco "panakos" (panacea), in quanto considerato rimedio in quasi tutte le malattie. I cinesi denominano le radici di ginseng, Jin-chen, che significa "come un uomo" proprio per la sominglianza con la forma umana.
Panax Ginseng

 Come è noto, il Ginseng è conosciuto fin dall'antichità ed è normalmente utilizzato nella medicina cinese. Si utilizza la radice carnosa di colore giallognolo/marrone. E' dolciastra al palato ricordando la liquirizia. Il Ginseng è noto come energizzante e antistress e a questo si collega anche la possibilità di intervenire positivamente come afrodisiaco. I suoi principi attivi sono: Ginsenosidi; Saponine; tutte le Vitamine del gruppo B; vitamina C, A e K; l'acido folico; numerosi oli essenziali; amminoacidi; sali minerali; enzimi quali l'amilasi, la glicolasi e la fenolasi; acidi grassi polinsaturi e sostanze ormonali di tipo estrogeno e androgeno. Il Ginseng cinese è sicuramente quello più famoso (ne esistono di varie specie) in ogni caso tutti sono dotati di attività antistress e antinevrosi. Sono noti come regolatori degli zuccheri nel sangue e del colesterolo, come ricostituenti di conseguenza migliorano il rendimento fisico e mentale inoltre rafforzano le difese immunitarie dell'organismo. La sua funzione è di aumentare l’efficienza fisica e mentale e migliorare la capacità di adattamento dell’organismo, umano e animale, posto in condizioni sfavorevoli.

Nel futuro prossimo Google ci aiuterà a misurare i livelli di glucosio nelle lacrime con una lente a contatto | VIDEO

Google sta testando prototipi di una lente a contatto "intelligente" che renderà più facile per i pazienti affetti da diabete di monitorare i loro livelli di zucchero nel sangue e rimanere in buona salute.

I responsabili del progetto Brian Otis e Babak Parviz, hanno riferito nel blog ufficiale, che la lente utilizza un ''piccolo chip'' e un sensore di glucosio ''miniaturizzato'' inserito all'interno di due strati di materiale. Il progetto è stato ispirato da quello che Otiz e Parviz visto il grave problema delle tecniche di cura attuali per i pazienti diabetici: "Le persone con diabete devono pungere il dito per le gocce di prova di sangue per tutto il giorno", hanno detto. "E 'dirompente, ed è doloroso, e di conseguenza, molte persone con diabete controlla la glicemia meno spesso di quanto dovrebbero. " La nuova lente a contatto potrebbe aiutare i pazienti a controllare la glicemia più regolarmente, rendendo il processo meno disagievole e invasivo.

Dal blog di Google
La società ha riferito che sta lavorando anche sull'integrazione di piccoli led che possano illuminarsi quando i livelli di glucosio hanno superato determinate soglie. Mountain View ha però aggiunto che c'è ancora ''molto lavoro'' da fare perché questa tecnologia sia pronta per un uso quotidiano.
 "È ancora presto per questa tecnologia ma abbiamo completato più studi di ricerca clinica che stanno aiutando a perfezionare il nostro prototipo" , si legge nel blogpost. "Speriamo che un giorno questo possa portare a un nuovo modo per le persone con diabete di gestire la loro malattia", è l'auspicio espresso.

Perchè si dice "non essere uno stinco di santo"?

Avrete usato almeno una volta questa espressione che  in Toscana è molto comune, ma che è conosciuta un po' ovunque. I labronici ne fanno quasi un abuso, ma si sa, a Livorno tutto è concesso. Sentirla pronunciare in livornese è uno spasso unico, almeno lo è per me che amo lo slang livornese pur conscia della sua volgarità.
Non essere uno stinco di santo,  e' l'espressione con cui si indica una persona poco raccomandabile, di pochi scrupoli, non virtuosa, spesso usata in senso ironico e scherzoso. Si tratta di un eufemismo con il quale si mette in dubbio che una persona sia in possesso delle virtu' tipiche dei santi, prime tra le quali l'onestà, la rettitudine, la bontà. L'origine dell'espressione va' ricercata nella consuetudine di conservare nei reliquiari, come oggetto di culto e venerazione, parti di scheletro di santi, tra cui molto di frequente le ossa delle gambe: tibie e, appunto, stinchi.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.