Loris Stecca, ex campione del mondo di boxe dei pesi Supergallo versione WBA nel 1984, è stato fermato dalla Polizia di Rimini per tentato omicidio nei confronti della sua socia in affari in una palestra della città romagnola. L’accusa nei suoi confronti è stata formulata dal sostituto procuratore di Rimini, Gemma Gualdi. Infatti l’ex pugile, dopo un alterco avuto in mattinata con la donna, sembra per motivi riconducibili al lavoro e al denaro, è ritornato verso le 16.30 all'interno della palestra di cui è socio di minoranza, , armato di un coltello da cucina, prelevato da casa, con una lama di 20 centimetri. Una volta di fronte alla donna, l'ha colpita al fianco destro provocandole una ferita profonda circa 15 centimetri. Alla polizia la donna ha raccontato che la lite era scoppiata in seguito a continue pretese di soldi da parte di Stecca, che lei non riteneva dovergli dare. Dalla questura di Rimini si è saputo che la donna, 49 anni, è stata condotta in ospedale per un delicato intervento chirurgico. E' fuori pericolo ma resta in prognosi riservata. Nato a Santarcangelo di Romagna nel 1960, Stecca vinse il titolo mondiale dei pesi supergallo Wba nel 1984. Abbandonò la carriera quando, cinque anni dopo, fu investito da un'automobile rompendosi il ginocchio e riportando diverse fratture. Stecca salì sulle cronache dei giornali anche nel 2008 quando minacciò di gettarsi dal cornicione di una galleria dell'A14, subito dopo Riccione. Stecca, 53 anni, dovrà ora rispondere dell'accusa di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione
28/12/13
La classifica più “golosa” al mondo! I migliori 10 chef in circolazione
Pubblicato da
Vito Ienna
Per combinazione, avreste gradito che uno degli chef più conosciuti e ricchi al mondo fosse stato alle vostre dipendenze, nella vostra cucina per prepararvi qualche piatto tipico per un Natale diverso dal solito? Bene vi propongo la classifica più “golosa” in circolazione: buon…appetito!
Cominciamo da lui, Ducasse, quello che se la passa “peggio” tra questi chef: per carità non fraintendetemi non ha nulla da invidiare agli altri, i suoi piatti sono in grado di sedurre qualsiasi palato fine! E’ anche un imprenditore, di nazionalità francese, e lavora al ristorante “Le Louise XV”, all’interno dell’Hotel de Paris, a Monaco, al ristorante che prende il suo stesso nome che si trova a Parigi e al Jules Verne sulla Torre Eiffel!
L’unico della nostra classifica ad essere italo-americano, e ad includere ogni giorno nella sua cucina del piatti tipici italiani! Oltre ad essere cuoco, Mario è anche uno scrittore.
Questa cuoca statunitense è una vera e propria celebrity-chef, sempre presente sui tipici programmi televisivi americani di cucina. Gestisce alcuni ristoranti insieme ai figli, e scrive tantissimi ricettari. Nonostante ciò, è stata licenziata lo scorso mese di giugno da un programma tv per insulti razziali!
Anche questa chef è statunitense, e il suo patrimonio è di 32 milioni di euro! E’ anche autrice di diversi libri, ovviamente sulla cucina.
Emeril Lagasse è un famoso e ricco cuoco statunitense, autore di diversi libri, proprietario di diversi ristoranti negli USA e noto anche per partecipare a programmi televisivi dedicati alla cucina.
Lo sapevate che Rachael Ray, una chef appunto famosissima, si è sposata… in Toscana? E’ famosa per aver condotto un programma TV che prende appunto il suo nome, e per aver scritto libri di cucina basati sul concetto di poter preparare pasti completi in 30 minuti.
Basta, con cuochi americani: è giunto il momento di presentarvene uno… austriaco! E’ conosciuto in tutto il mondo per essere il cuoco ufficiale della serata di gala successiva all’assegnazione dei premi Oscar!
Ed ora, ci spostiamo in Scozia: Ramsay è un cuoco e personaggio televisivo britannico, noto per condurre diversi programmi televisivi dedicati alla cucina, tra cui anche dei reality show. Nel corso della sua carriera, gli sono state assegnate ben 13 stelle Michelin!
Restiamo in Gran Bretagna, ma andiamo però in Inghilterra, per incontrare il secondo chef più ricco del mondo: Jamie Oliver, un famosissimo cuoco, scrittore e conduttore di programmi televisivi!
Lo sapevate che lo chef più ricco del mondo è un giapponese? Eccolo qua: il suo nome è Alan Wong, ed il suo patrimonio personale ammonta a ben 808 milioni di euro!
| Alain Duncasse |
| Mario Batali |
| Paula Deen |
Questa cuoca statunitense è una vera e propria celebrity-chef, sempre presente sui tipici programmi televisivi americani di cucina. Gestisce alcuni ristoranti insieme ai figli, e scrive tantissimi ricettari. Nonostante ciò, è stata licenziata lo scorso mese di giugno da un programma tv per insulti razziali!
| Ina Garten |
| Emeril Lagasse |
| Rachel Ray |
| Wolfang Puck |
| Gordon Ramsay |
| Jamie Oliver |
| Alan Wong |
FIORI D'ARANCIO
Pubblicato da
Galadriel
Ascolti in crescita, doppi tweet e hashtag della scorsa stagione è: “MasterChef mania”
Pubblicato da
Galadriel
“MasterChef mania”
Ascolti in crescita, boom in rete
Selezionati i venti concorrenti che si sfideranno per il premio finale.
Il segreto del successo? I tre giudici politicamente scorretti ma buoni
Terza stagione inizia con i numeri che attengono a questo show e insieme ci permettono di fare una riflessione più ponderata sull’evoluzione di uno spettacolo televisivo che ha ormai definito i suoi contorni cult. Dunque, il secondo, cruciale appuntamento con la terza edizione di Master Chef ha svelato il cast di quest’edizione, ha segnato una crescita del 29% rispetto alla stessa serata dello scorso anno. I temi più twittati, oltre all’hashtag #MasterChefIt che ha scalato la classifica dei trending topic della serata, sono stati “MasterChef”, “Cracco” e “Rachida” (rispetto a quest’ultima ci si chiede perché).
Quest’anno ci si sta trovando di fronte a un’edizione sicuramente meno improvvisata rispetto alle due che abbiamo visto e apprezzato. Il racconto, è stata pesato anche nelle singole virgole e se Joe Bastianich si lascia andare a un commento distante dal politically correct come “qui siamo abituati agli stupidi” l’effetto, la reazione voluta, scatta immediatamente tanto che sui social network si leggono un tripudio di “yeahh” e di “naaaa”.
I tre giudici, proprio per il linguaggio dritto, senza peli sulla lingua, politicamente scorrettissimo ma amato proprio per questo vedono in Joe Bastianich un leader. L’unico “non cuoco” che quando sferza fa male, che quando sorride allarga il cuore di chi riceve il tanto agognato “ok”. Carlo Cracco da quest’anno si lascia andare un po’ di più, sorride un po’ di più, grida un po’ di più. Ora, di questi tre comportamenti non si sa quale sia meglio. Certo, oggi Cracco risulta più avvicinabile, bonario e simpatico. Bruno Barbieri ha mantenuto la sua linea e oltre al “mappazzone” da ieri sera c’è anche un neonato “paciacco” che non serve tradurre.
Bella l’idea del “momento bar” dove finalmente si scoprono alcune carte dei tre mentre bevono un bicchiere di vino commentano, fanno battute, discutono su questo o quel concorrente.
Scenograficamente, e siamo solo alle prime battute, tutto è perfetto, invitante.
Dalle prossime puntate tutto cambierà, si entrerà nel vivo della competizione e sappiamo che la severità dei giudici sarà ancora più secca. Le esterne ci porteranno anche all’estero, le lacrime di chi verrà redarguito sgorgheranno a fiumi ma in tutto questo lo spettacolo ne trarrà giovamento. Masterchef, non solo non sente la stanchezza della terza edizione ma al contrario alza ancor più l’asticella della qualità, della scrittura televisiva, del rebound mediatico. Qualcuno avrà storto o storcerà il naso di fronte alle tante telepromozioni che ormai coinvolgono le star Bastianich (con il braccialetto macramè di Cruciani), Cracco (le sue scarpe sponsorizzate sono Diadora) o Barbieri (pentole e altro). Poco importa. Era ovvio che ciò accadesse. Non altrettanto ovvio che anche questa stagione incollasse davanti al teleschermo più gente di quanta se ne è registrata sinora. E il bello, deve ancora arrivare.
Terza stagione inizia con i numeri che attengono a questo show e insieme ci permettono di fare una riflessione più ponderata sull’evoluzione di uno spettacolo televisivo che ha ormai definito i suoi contorni cult. Dunque, il secondo, cruciale appuntamento con la terza edizione di Master Chef ha svelato il cast di quest’edizione, ha segnato una crescita del 29% rispetto alla stessa serata dello scorso anno. I temi più twittati, oltre all’hashtag #MasterChefIt che ha scalato la classifica dei trending topic della serata, sono stati “MasterChef”, “Cracco” e “Rachida” (rispetto a quest’ultima ci si chiede perché).
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| Cracco,Barbieri,Bastianich MasterChef 3 |
Ecco perchè le donne piangono più degli uomini | Piangere fa bene alla salute
Pubblicato da
Galadriel
Sembra un paradosso invece piangere pare proprio che faccia bene alla salute! Forse è anche per questo che si dice "farsi un bel pianto liberatorio"
Secondo uno studio dell’Università del Minnesota le lacrime restituiscono al corpo equilibrio e benessere. Una recente ricerca dello scienziato William Frey, professore dell’Università del Minnesota, ha dimostrato che l’88 per cento delle persone dichiara di sentirsi meglio dopo aver pianto, mentre solo l’8,4 afferma il contrario.
Le sostanze che il nostro corpo produce in situazioni di stress sono rimosse attraverso il pianto e quindi le lacrime legate a sentimenti forti di stress, rabbia o felicità, restituiscono al corpo equilibrio e benessere. Il pianto produce encefalina, un oppioide endogeno che ha la funzione di scaricare la tensione accumulata rilassando i muscoli, infatti, molti studiosi pensano che senza le lacrime lo stress che abbiamo dentro di noi, farebbe aumentare il rischio d’infarto o danni al cervello, quindi un buon pianto è davvero un toccasana!
Per l'uomo il pianto è motivo di vergogna, almeno in pubblico, soprattutto per gli uomini che notoriamente si sentono più forti, e quindi non possono permettersi il lusso di sciogliersi in lacrime. Quindi, preferiscono tenere lo stress dentro e non scaricarlo in un bel pianto liberatorio. Le donne nonostante i cambiamenti sociali avvenuti nel tempo continuano a piangere più degli uomini. Ma cè un motivo se le donne piangono più facilmente degli uomini. Uno studio del dottor Frey, autore del libro intitolato “Crying: The Misterty of Tears (Piangere: il mistero delle lacrime) la donna piange quattro volte di più dell'uomo, e questa differenza ha una base biologica, infatti, le donne hanno livelli maggiori di prolattina e ghiandole lacrimali più grandi. Le persone molto sensibili piangono spesso perché attraverso il pianto liberano le emozioni che hanno dentro il cuore, e allo stesso tempo ci si sente pure meglio fisicamente. Il dottor Lorraine Sherman, psicologo di Los Angeles afferma che “Piangere è un modo salutare di esprimere emozioni”, e oltretutto “non offende nessuno, dissipa un bel po’ di tensione e aiuta a rilassarsi”. Però bisogna rilevare che c’è una sostanziale differenza tra il pianto artificiale ossia causato ad esempio da una cipolla sbucciata troppo da vicino e invece, e il pianto vero e proprio. Infatti, le lacrime emozionali avrebbero una potenza terapeutica molto maggiore delle altre, perché capaci di rimuovere lo stress ormonale. Non tutte le lacrime quindi sono uguali! Per combattere lo stress quindi non c’è niente di meglio di un bel pianto liberatorio!
Secondo uno studio dell’Università del Minnesota le lacrime restituiscono al corpo equilibrio e benessere. Una recente ricerca dello scienziato William Frey, professore dell’Università del Minnesota, ha dimostrato che l’88 per cento delle persone dichiara di sentirsi meglio dopo aver pianto, mentre solo l’8,4 afferma il contrario.
Le sostanze che il nostro corpo produce in situazioni di stress sono rimosse attraverso il pianto e quindi le lacrime legate a sentimenti forti di stress, rabbia o felicità, restituiscono al corpo equilibrio e benessere. Il pianto produce encefalina, un oppioide endogeno che ha la funzione di scaricare la tensione accumulata rilassando i muscoli, infatti, molti studiosi pensano che senza le lacrime lo stress che abbiamo dentro di noi, farebbe aumentare il rischio d’infarto o danni al cervello, quindi un buon pianto è davvero un toccasana!
Per l'uomo il pianto è motivo di vergogna, almeno in pubblico, soprattutto per gli uomini che notoriamente si sentono più forti, e quindi non possono permettersi il lusso di sciogliersi in lacrime. Quindi, preferiscono tenere lo stress dentro e non scaricarlo in un bel pianto liberatorio. Le donne nonostante i cambiamenti sociali avvenuti nel tempo continuano a piangere più degli uomini. Ma cè un motivo se le donne piangono più facilmente degli uomini. Uno studio del dottor Frey, autore del libro intitolato “Crying: The Misterty of Tears (Piangere: il mistero delle lacrime) la donna piange quattro volte di più dell'uomo, e questa differenza ha una base biologica, infatti, le donne hanno livelli maggiori di prolattina e ghiandole lacrimali più grandi. Le persone molto sensibili piangono spesso perché attraverso il pianto liberano le emozioni che hanno dentro il cuore, e allo stesso tempo ci si sente pure meglio fisicamente. Il dottor Lorraine Sherman, psicologo di Los Angeles afferma che “Piangere è un modo salutare di esprimere emozioni”, e oltretutto “non offende nessuno, dissipa un bel po’ di tensione e aiuta a rilassarsi”. Però bisogna rilevare che c’è una sostanziale differenza tra il pianto artificiale ossia causato ad esempio da una cipolla sbucciata troppo da vicino e invece, e il pianto vero e proprio. Infatti, le lacrime emozionali avrebbero una potenza terapeutica molto maggiore delle altre, perché capaci di rimuovere lo stress ormonale. Non tutte le lacrime quindi sono uguali! Per combattere lo stress quindi non c’è niente di meglio di un bel pianto liberatorio!
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