Su questa
incredibile vicenda Dario Argento potrebbe fare sicuramente la
sceneggiatura di un film horror. Il caso della giovanissima Miranda Barbour sta sconvolgendo in queste settimane gli
Stati Uniti, specie dopo le
ultime rivelazioni fatte dalla stessa Barbour in
carcere: “ho ucciso decine di persone, forse poco meno di cento, ho smesso di contarle dopo la 22esima”. La ragazza, 19enne originaria dell’Alaska, è
stata arrestata in Pennsylvania per l'
uccisione, a novembre scorso insieme al marito, Elytte Barbour 22 anni,
di un uomo conosciuto su Craiglist, un sito per la compravendita online e per gli annunci di lavoro e di ogni genere, un omicidio «per
celebrare - dicono gli investigatori - il loro
terzo anniversario di matrimonio». Durante la
confessione è venuta fuori una verità allucinante.

Miranda Barbur confessa di aver
subito violenze sin da quando era bambina, che la fecero diventare una
ragazza deviata; a 13 anni fuggì di casa ed entrò in una
setta satanista e inoltre di aver compiuto il primo omicidio proprio insieme al capo di questa setta e poi di non essersi più fermata. “Ho ucciso decine di persone. Meno di 100, ma ci ero vicina. Arrivata a 22 non li ho più contati” - confessa la ragazza - Non ho mai ucciso a caso, ma ho sempre
ucciso persone cattive. Quando scoprivo che erano cattive per me non c'era più ragione che stessero ancora qui tra noi”. Poi parla anche del suo
ultimo omicidio: “ l’uomo aveva messo un
annuncio per cercare compagnia, l’ho ucciso dopo che mi ero offerta di fare sesso con lui per 100 euro. Gli ho detto che avevo 16 anni e lui ha detto che era OK. E questa era la
risposta sbagliata”. Complice di questo delitto è stato il giovane marito della killer, il 22enne Elytte Barbour, anche lui detenuto in attesa della condanna che, a prescindere dalle ultime rivelazioni della 19enne, rischia di essere la
pena di morte. La difesa di Miranda Barbour proprio la settimana scorsa ha fatto richiesta di una perizia psichiatrica per la propria assistita e lo stesso è stato fatto dalla difesa di Elytte Barbour.