27/11/17

Caccia al Tesoro: storia del Tesoro di San Gennaro

Il bello non fa notizia. Per quanto possa spaventare questa piccola frase, basta guardarsi attorno, sfogliare i giornali, accendere la TV o scorrere le bacheche social per capire quanto in realtà sia vera e radicata.
Ciò che "la società dello spettacolo" vuole è il viscido, lo sporco, le molestie sessuali, la violenza, le rapine e gli omicidi, per questo motivo quando si pensa a Napoli si idealizza subito la camorra, la criminalità, perché è così che la città partenopea viene dipinta a tamburo battente. Carlo ed Enrico Vanzina hanno deciso di invertire la rotta e trasformare la loro nuova commedia in una vera e propria lettera d'amore, estromettendo tutto il marcio e lasciando passare soltanto i raggi del sole del capoluogo campano. Raggi veicolati attraverso la tradizione, la fede, il teatro e un pizzico di calcio che, si sa, a Napoli è un po' come una seconda religione. Prima ancora dei calciatori e dell'erba lucente, in cima alla piramide delle priorità però vi sono i santi, nel caso specifico il buon San Gennaro, protettore principale della città e fonte di speranza per tutti i fedeli. Chiunque abbia un problema si rivolge a lui prima di fare qualsiasi altra cosa, lo stesso fa Domenico Greco, attore teatrale in rovina massacrato dai debiti e con un nipotino che necessita di cure costose al di là dell'oceano.  https://cinema.everyeye.it/articoli/recensione-caccia-tesoro-del-nuovo-film-dei-fratelli-vanzina-36058.html

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