04/11/16

Come superare sindrome della gelosia: esercizio

Sanihelp.it - Il 'mostro dagli occhi verdi', così definiva Shakespeare la gelosia in una delle sue tragedie più famose, Otello. 


Un sentimento che si presenta quando si avverte che una relazione importante è minacciata da qualcuno di esterno al rapporto e questo vale non solo per i legami sentimentali, ma anche d'amicizia o familiari.

La gelosia non è di per sé negativa, a patto che non degeneri causando sofferenza al partner, agli amici o ai parenti.
Nel momento in cui questo sentimento si scatena, chi lo sperimenta viene travolto dall'emotività, che spinge a guardare con terrore e ansia a un possibile abbandono da parte della persona amata o cara. Chiaramente, in questa dinamica la possessività gioca un ruolo non da poco.
La possessività, infatti, spinge la persona che la prova a ritenere di avere l'esclusività dell'altro un altro (amico, partner o familiare che sia) inteso come oggetto del desiderio e di amore viscerale.
Questo sentimento si manifesta anche in mancanza di qualche evento che possa 'giustificare' un comportamento di questo tipo.

La gelosia, tuttavia, non è sempre disfunzionale. Una dose contenuta di gelosia, infatti, è accettabile e può persino giovare al rapporto.

Diventa deleteria quando è patologica, per cui la persona che la prova stravolge completamente la realtà, inizia a immaginare rivali presunti, persino le prove di un tradimento.
Questo sentimento, non a caso, può degenerare a tal punto da provocare delitti passionali.
La prima cosa da fare, quando ci si sente in preda alla gelosia è mettere a fuoco le emozioni provocate da questo sentimento, cioè rabbia e paura, poi analizzare le cause che hanno acceso la miccia della gelosia.

Già con questa semplice regola basata sull'autosservazione, si può impedire che questo sentimento si trasformi in una devastazione emotiva.

Fonte: http://www.msn.com
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