06/02/16

Giulio Regeni forse torturato e ucciso da gruppi paramilitari

Sarebbe opera di gruppi paramilitari, l'arresto e il pestaggio mortale di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato senza vita in un fosso nella zona desertica tra Il Cairo e Alessandria, nudo dalla cintola in giù. Il giovane sarebbe stato fermato durante una manifestazione insieme a centinaia di altri giovani per l'anniversario delle proteste di piazza Tahir. Ed è giallo sui due arresti per l'uccisione dell'italiano.

Secondo Repubblica, Giulio scompare tra le 20 e il 21 del 25 gennaio. E' possibile, dicono fonti dell'intelligence italiana, che Giulio abbia incontrato alcuni ragazzi pronti a manifestare. E che qualcuno, magari pezzi deviati dalla polizia egiziana, abbia deciso di punirli prima che scendessero in piazza.

Un obiettivo forse mirato. Giulio Regeni è infatti uno studioso dei movimenti di opposizione in Egitto. Ha contatti con i nemici del regime. Conosce i loro nomi e cognomi, le strategie, la rete. E molto probabilmente gli apparati di sicurezza egiziani erano a conoscenza di ciò. Giulio, forse si sarebbe rifiutato, durante un brutale interrogatorio, di rivelare quelle preziose fonti.

Mistero sui due arresti - L'indiscrezione che due sospettati vengono interrogati e poi fermati durante la notte per l'omicidio di Giulio rimane tale: nessuno, fino a tarda notte, lo conferma alle nostre forze di polizia. E il dubbio che si tratti solo di fumo negli occhi per guadagnare tempo da parte del "regime" di Al Sisi è molto forte.  http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/egitto-giulio-regeni-forse-vittima-di-violenti-gruppi-paramilitari_2158921-201602a.shtml
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