12/01/16

Il "Duca Bianco" divo del rock si è spento Addio a David Bowie

David Bowie è morto nella notte "in pace" dopo una "coraggiosa lotta di 18 mesi" contro il cancro ai polmoni. L'annuncio è stato pubblicato sulla pagina Facebook del musicista, e la notizia è stata confermata dal figlio dell'artista, che ha chiesto il rispetto della privacy della famiglia. Solo pochi giorni fa era uscito il 28mo e ultimo disco, "Blackstar", pubblicato l'8 gennaio in concomitanza con il 69mo compleanno del compositore britannico.

David Bowie si è spento dopo una lunga battaglia contro la malattia, che negli ultimi anni lo aveva tenuto lontano dalle scene. L'ultima performance dal vivo risale a un concerto di beneficenza a New York nel 2006. Da allora, il silenzio era stato interrotto solo dall'uscita degli ultimi due album, "The Next Day", pubblicato nel 2013 a 10 anni di distanza dal precedente "Reality" e appunto "Blackstar", sette tracce accolte con favore ed entusiasmo dalla critica.

Il premier britannico David Cameron in un tweet ha scritto: "Sono cresciuto ascoltano e guardando il genio pop di David Bowie. Era un maestro nel reinventarsi e continuava ad azzeccarci. Una perdita enorme".

David Robert Jones era nato a Londra l'8 gennaio 1947. Il cognome Bowie risale agli esordi, quando il cantautore lo scelse per differenziarsi dall'omonimo cantante dei Monkees.

Il primo singolo della lunga carriera compirà 50 anni tra pochi giorni: il 14 gennaio 1966 usciva infatti "Can't help thinking about me". I primi album, poi considerati capolavori, come "Space Oddity", "Hunky Dory" e "The Man Who Sold The World" non sono accolti in maniera fredda, come spesso accade alle opere innovative.

La popolarità di Bowie, polistrumentista, artista poliedrico e versatile ben prima di diventare icona pop, arriva grazie al più famoso dei suoi alter ego: Ziggy Sturdust, protagonista del suo quinto album "The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spiders From Mars". L'alieno con le zeppe, i capelli arancioni e l'ostentata, e per l'epoca rivoluzionaria, ambiguità sessuale gli apre le porte del successo globale e segna insieme l'esplosione del Glam Rock e della carriera di Bowie. Ziggy sparisce col leggendario concerto all'Hammersmith di Londra solo un anno dopo l'uscita del disco, nel 1973, ma il segno lasciato nel mondo della musica era ormai indelebile.

La voglia di sperimentare e cambiare partorisce "Aladdin Sane", che contiene classici come "The Jean Genie", "Changes". Seguirà l'ambum di cover "Pin Up", poi "Diamond Dog" costruito attorno alla figura di Halloween Jack. La Black Music, vecchia passione di David Bowie, si esprime nella sua pienezza in "Young Americans", album dai ritmi funky del 1975, per lasciare spazio al Duca Bianco protagonista di "Station To Station".

La trilogia berlinese, con "Low", "Heroes" e "Lodger", è figlia della collaborazione con Brian Eno e dell'influenza dell'elettronica tedesca. I tre album vedono la luce tra il 1977 e il 1979 e diventeranno d'ispirazione per l'elettropop degli anni a seguire.

Con Scary Monster comincia un altro periodo della carriera di David Bowie che con "Let's Dance", prodotto da Nile Rodgers degli Chic, raggiunge il culmine del suo successo internazionale svoltando verso atmosfere più apertamente dance.

Gli anni successivi, pur essendo caratterizzati dalla solita verve e dal desiderio di sperimentare, non sono forieri di successi discografici e inizia il declino, accelerato dai problemi di salute e dalle conseguenze degli eccessi degli anni d'oro, segnati dalla cocaina. Un infarto lo costringe a rinunciare ai live.

Nella carriera di David Bowie anche il musical e il cinema, per un artista a tutto tondo che è già leggenda. http://www.tgcom24.mediaset.it
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