26/06/15

Omicidio a Montecarlo

E' tutto italiano il thriller di cui vi parlerò oggi, in un'ambientazione davvero insolita: la bella e ricca Montecarlo. Lui è Giorgio Faletti, il libro è "Io uccido".



La trama

Frank Ottobre, brillante agente dell'FBI decide di lasciare, almeno temporaneamente l'America, per rifugiarsi nel lussuoso e suggestivo Principato di Monaco per superare gli stravolgimenti che la sua vita ha subito negli ultimi tempi. Il suo soggiorno da eremita viene però interrotto quando il suo caro amico Nicholas, della polizia Francese, chiede il suo aiuto per una serie di efferati omicidi commessi da uno spietato omicida soprannominato Nessuno.



La recensione

"Io uccido" di Giorgio Faletti
Io uccido
Montecarlo è uno scenario insolito e originale per ambientare un thriller, un
vero colpo di genio.

La narrazione si divide tra il killer e l'indagine, con un cambio del tempo dei verbi: presente per l'uno e l'imperfetto per l'altro. Una tecnica simile era stata usata ne La ragazza dei corpi.

Faletti ha un ottimo serial killer e un altrettanto ottimo detective di punta, Frank Ottobre, tuttavia il tutto non viene gestito altrettanto bene. Il romanzo mantiene quell'aspetto artificioso e finto anche nei momenti più interessanti e importanti. Il passato di Frank, l'evento terribile che lo ha reso ciò che è e lo ha portato alle decisioni che ha preso, viene svelato troppo presto, avrebbe potuto essere giocato più a lungo, creando aspettative e interesse da parte del lettore.

Le digressioni, di solito utili e necessarie per approfondire i personaggi, diventano eccessive. L'autore si concentra per pagine e pagine su personaggi secondari, se non anche terziari che fanno perdere le suspance al libro. Il lettore non riesce ad entrare completamente nella storia, ne rimane sempre mezzo dentro e mezzo fuori.

Che dire poi della serie di inesattezze tecniche? Un profano non ci farà caso, ma ad uno del mestiere cadranno davvero le braccia alle assurdità scritte.
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