24/04/15

Dexter è Tornato e ha Trovato un Degno Avversario

Lui è il serial killer dei serial killer. Lui è Dexter, e oggi vi parlo del secondo capitolo della sua saga, un po' poliziesca e un po' commedia. Oggi vi parlo del libro "Dexter il devoto" di Jeff Lindsay.


La Trama

La vita di Dexter, la sua doppia vita, prosegue tranquilla tra la finzione di essere un essere umano normale e il suo personalissimo hobby. Tutto questo è destinato a cambiare quando si accorge di una presenza che lo segue in ogni sua mossa, in ogni suo spostamento, in ogni luogo in cui si reca. La presenza molesta che lo obbliga a tenere il suo Passeggero Oscuro in panchina, altri non è che il sergente Doakes, il quale sa che in Dexter c'è qualcosa che non va, anche se non sa di preciso che cosa sia. Così il povero Dexter è costretto a rigare dritto e a comportarsi come una persona normale 24 ore su 24. A salvare Dexter da una monotona e incomprensibile vita normale, ci pensa la sorella Deborah, portandolo con sé su una scena del crimine.
La vittima non è morta, ma sarebbe meglio che lo fosse, e mentre i soccorsi rimangono scioccati e sconvolti alla vista di quello che rimane della povera vittima, Dexter non può fare a meno di ammirare la mano pulita ed efficiente del killer, desiderando di conoscere personalmente un tale artista.

La recensione

Dexter è di nuovo tra noi con questo secondo capitolo della saga a lui dedicata.
"Dexter il devoto" di Jeff Lindsay
"Dexter il devoto"
Come per il precedente romanzo, anche in questo libro l'autore lascia che sia lo stesso Dexter a raccontarci la sua storia dal suo personalissimo punto di vista. Perché se la storia di per sé, pur essendo ben studiata e avvincente, non colpisce fino in fondo, la figura di Dexter invece lo fa in tutto il suo malvagio splendore.

Se nel primo capitolo avevamo imparato a conoscere Dexter con il suo costante tentativo di adattarsi al mondo e apparire normale e con il suo senso dell'umorismo tutto particolare, in questo secondo capitolo scopriamo che Dexter è ancora più spettacolare di quanto avevamo potuto immaginare nel suo tentativo di essere normale, costretto a salvare la vita alle persone e a giocare a nascondino con i bambini del quartiere.

La maggior parte degli autori di thriller e polizieschi, scelgono di rendere i protagonisti delle loro storie umani, con carenze e debolezze, in modo da renderli più vicini al lettore, perché ci si affezionino, riuscendo quasi ad immedesimarsi. Lindsey invece decide di percorrere tutt'altra strada e rendere il proprio personaggio un mostro inumano nel quale il lettore non riuscirà ad immedesimarsi, ma che finirà per apprezzare fino a trovarlo simpatico e divertente nel suo modo tutto particolare di esserlo. Un compito difficile ma assolutamente riuscito in questo secondo capitolo molto più che nel primo.
La presenza del devoto Dexter riesce così a sopperire alla mancanza di una storia che, seppur buona, manca di quel pizzico in più per rendere Dexter il devoto un thriller eccellente.

Nonostante ciò, questo secondo capitolo della saga di Dexter rimane un buon libro che merita di essere letto, più per il protagonista che la storia in sé.
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