12/11/14

Il lander Philae arriverà fra 7 ore sulla cometa

Si è staccata dalla sonda Rosetta il lander Philae. Per il coronamento di una storia, che ha i motivi ambiziosi dell'Esa,  dovrebbe toccare il nucleo della cometa intorno alle 17 ora italiana.


Entrerà nella storia delle imprese dei voli spaziali, se si concluderà come progettato l'Agenzia spaziale europea (Esa). Il lander si è staccato dalla sonda Rosetta e è iniziato la lunga discesa di 7 ore,
discesa mai tentata sul nucleo di una cometa. L’arrivo sulla superficie della 67P/Churyumov-Gerasimenko, la cometa che si trova a 510 milioni di chilometri dalla Terra, potrebbe svelare molti segreti sulla nascita del Sistema solare.

"Ci sono stati diversi problemi nelle attività di preparazione condotte durante la notte, ma abbiamo deciso di dare il 'go' e Rosetta è pronta per la manovra di separazione", riferisce un tecnico delle  operazioni per l'Agenzia spaziale europea (Esa), Paolo Ferri. Il centro che segue la missione a una distanza di ben 405 milioni di chilometri si trova Darmstadt, in Germania., che ha trovato un problema durante la notte nel sistema di discesa che impediva il rimbalzo a terra del lander.

L'incognita dell'atterraggio sulla cometa
In particolare sembra non funzionare il piccolo motore a razzo che si trova sul 'tetto' del lander e che deve entrare in azione a circa 40 minuti prima che Philae si posi sulla cometa, per rendere la manovra più morbida.

Nell'ultima fase della discesa il 'carrello' di Philae libera infatti degli arpioni collegati a cavi di 45 metri, mentre il piccolo motore contrasta la spinta spingendo il veicolo verso l'alto e mantenendo i cavi in tensione, mentre un altro dispositivo li riavvolge lentamente fino al momento in cui le zampe toccano il suolo. ''Abbiamo bisogno di un po' di fortuna nel non atterrare su una roccia o su un pendio ripido'', ha detto il responsabile delle operazioni di Philae, Stephan Ulamec.

Rosetta accompagnerà la cometa fino alla fine del 2015 mentre "Philae" studierà le proprietà fisiche della superficie e del sottosuolo del nucleo e la loro composizione chimica, mineralogica e isotopica: questi dati saranno di complemento allo studio globale delle proprietà dinamiche e della morfologia superficiale della comet.



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