In primis il recupero dei minerali essenziali dallo scarto di vecchi prodotti potrebbe infatti evitare di deteriorare in modo irreparabile gli ecosistemi. E noi possiamo dare un gran bel contributo. Pensiamo ad esempio ai nostri smartphone, tablet o altri dispositivi elettronici che, non funzionando più, teniamo sepolti nei cassetti da secoli. Si stima che siano almeno 120 milioni gli apparecchi non funzionanti, conservati nelle nostre case.
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Smartphone rotti immagine presa dal web |
Secondo lo studio “E-waste Lab”, condotto da Remedia, in collaborazione con il Politecnico di Milano, se si riuscissero a recuperare tutti i dispositivi mobili inutilizzati, il risparmio sarebbe di più di 190 milioni di euro. Ci sono diverse possibilità per riciclare il proprio telefonino. La prima, rivolta ai possessori di un iPhone, è quello di consegnare i vecchi modelli in negozio per usufruire di uno sconto sull’acquisto di un altro dispositivo.