13/10/14

Il procedimento alchemico | L'Alchimia

 .....così che possa illuminarla all'interno e inondare con il principio della luce e con la luce stessa i nostri corpi.[Qui]

IL PROCEDIMENTO ALCHEMICO L'arte dell'alchimista consiste nell'attivare un processo che trasformerà una sostanza prima, o Materia Prima, nella Pietra Filosofale. Questo procedimento è di straordanaria importanza e non offre garanzie di successo: il successo dlpende dall'armonizzazione e dalla giusta combinazione di una serie di fattori, quali la disposizione mentale dell'alchimista, la coordinazione degli eventi, il tipo di materiale usato e l'attrezzatura. Gli alchimisti trascorrevano molto spesso decine di anni in questa ricerca e giungevano infine ad attribuire il successo finale al concorso di fattori esterni - sia divini sia umani - piuttosto che all'introduzione di varianti nella loro tecnica.

La lettura del testi di alchimia può dare l'impressione che non esistesse di fatto una formula precisa, che, seguita alla lettera, potesse condurre al successo. A disposizione degli alchimisti ci sono solamente alcuni principi ispiratori del modo di operare, che devono essere applicati con grande capacità di discernimento e retta coscienza. È il processo stesso, nella potenziale complessità dei preparativi e dei problemi che comporta, a costituire il mezzo formativo dell'alchimista: l'Opera non può essere perfezionata, finché quest'ultimo non è riuscito a sviluppare le proprie capacità introspettive e la propria abilità nel corso del procedimento. Una frequente descrizione dell'alchimista è quella di un artista che, tramite il suo modo di operare, porta la Natura al perfezionamento.

Nel contempo si può pensare al dispiegarsi del processo alchemico come a una metafora della Creazione del mondo, di cui l'alchimista è testimone; questi assiste ai mutamenti che si producono all'interno dell'alambicco, una sorta di universo in miniatura, una sfera cristallina nella quale egli ha il privilegio di contemplare l'attuarsi della dinamica originale della trasformazione:
«Non devo mai chiedermi con ansia se sono davvero in possesso di questo prezioso tesoro. Piuttosto mi devo domandare se ho visto come è stato creato il mondo; se sono a conoscenza della natura dell'oscurità egiziana; se so quale sia la causa dell'arcobaleno; quale sarà l'aspetto dei corpi resuscitati in tutta la loro gloria nel giorno della resurrezione universale».'
Il processo consiste nel sottoporre la Materia Prima a trattamento chimico, specialmente calore e distillazione, finché all'ultimo stadio - magari solo dopo molti anni - raggiunge la perfezione. Il corpo, anima e spirito della materia, noto come sale, mercurio e zolfo, deve essere liberato dallo stato primitivo di questi elementi e trovare una nuova armonia che li concili. In termini di operazioni fisiche, l'alchimia si differenzia dalla chimica, poiché concentra la sua attenzione su due fattori: in primo luogo, la coordinazione delle operazioni deve essere in sintonia con le configurazioni astrologiche; secondariamente, vi è una insistita reiterazione di certe fasi del processo (ad esempio, la distillazione di un liquido per centinaia di volte). Alcuni scrittori che si occupano di alchimia, e che pongono l'accento sul suo carattere di disciplina spirituale, hanno finito con il tenere in poco conto l'importanza delle operazioni fisiche, mentre non c'è dubbio che il procedimento riguardante le sostanze fisiche rivestisse per quest'arte un'eguale importanza. Archibald Cockren, un alchimista del XX secolo, spiega quanto tali operazioni siano fondamentali:
«È indubbio che questo stadio preparatorio sia un processo che deve essere eseguito in un laboratorio con acqua, storte, bagno sabbia e fornaci. Non esistono fondamenti per affermare che l'alchimia sia semplicemente una scienza psichica e spirituale. Una scienza per essere tale, deve essere capace di manifestarsi su ogni piano della coscienza, in altre parole, deve essere in grado di dimostrare l'assioma "come in alto, così in basso". L'alchimia puo affrontare questa prova, perchè si tratta di una di una scienza che si manifesta nella vita, in tutte le sue molteplici forme, nelle dimensioni spirituali, fisiche e psichiche».
Le differenti tappe del processo possono dunque essere discusse solo in modo assai generico, dal momento che vane sono le descrizioni di questo procedimento. Inoltre la maggior parte dei testi mostra di essere in possesso di un particolare segreto, essenziale per portare l'opera a compimento e generalmente esso è connesso alla Materia Prima, alla sostanza che serve a dare inizio al processo e alla cui composizione si fa appena un timido accenno. Ci occuperemo più avanti di questo affascinante mistero; per il momento basti dire che le descrizioni di questo elemento alchemico primario parlano spesso di un elemento di origine metallica, in termini assai genenci, elementi che però non ha esternamente l'aspetto di un metallo, bensi quello di una sostanza vile che tutti conoscono, ma che solo il sapiente è capace di riconoscere esattamente. La forma esteriore della materia vile deve essere distrutta con il fuoco o con qualche apposito preparato di natura acida. Le descrizioni parlano talvolta di due draghi contrapposti in lotta l'uno contro l'altro. In questo modo i principi maschile e femminile della materia vengono liberati e possono essere riuniti nello stadio che sovente viene denominato del Re e della Regina.

L'energia prodotta, risultato del conflitto iniziale e della divisione, servirà come «carburante» per tutto il resto dell'operazione. Successivamente la sostanza viene trattata nell'alambicco per mezzo del calore il che conduce alla «morte» della sostanza, momento conosciuto con il nome di nigredo, o «annerimento». L'«anima» della materia, tuttavia, aleggia ancora nell'alambicco ermeticamente sigillato e si può indurla a condensarsi allo stato liquido per fare ritorno nel corpo. Questa è la risurrezione, che può essere preannunciata da un'esplosione di colori iridescenti, nota con il nome di «Coda del Pavone». Il Bambino frutto dell'unione regale deve essere cresciuto con ogni premura e attenzione, cosa che solitamente viene fatta aggiungendo un liquido che può essere stato estratto dall'alambicco in una fase precedente. La giusta qualità di alimentazione e l'appropriato grado di calore ne consentono la crescita fino al momento in cui «diventa bianco»: qui l'Elisir giunge allo stadio supremo di perfezione.

Quella che viene chiamata la Pietra Bianca pare abbia la capacità di mutare i metalli in argento. È la tintura femminile, a cui viene connessa la Luna. Per ottenere la tintura atta a produrre l'oro, cioè il Sole, è necessario sottoporre l'Elisir ad un ulteriore trattamento, al termine del quale diviene rosso. La meta definitiva del processo è dunque la Rosa Rossa, che nasce dalla Rosa Bianca. Le descrizioni che l'alchimia fa dei suoi processi ricorrono, come si può ben vedere, ad immagini simboliche assai vivide. Termini come nascita, morte e risurrezione non devono essere interpretati semplicemente come associazioni di idee, ma come indicazioni di stadi reali che sia la materia sia l'anima dell'alchimista devono attraversare. L'utilizzo di animali, uccelli e figure umane. archetipiche che lottano, si sposano e si congiungono è espressione delle energie dinamiche presenti nel processo. l differenti colori di ogni stadio sono i colori araldici della trasformazione, che annunciano l'alba di un nuovo «giorno» della creazione.
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