19/09/14

Nulla è più innaturale dell'ovvio

Lo abbiamo nominato martedì ed eccolo che arriva col suo passo sicuro e il suo sguardo indagatore, l'investigatore degli investigatori, la cui fama era così ingombrante che il suo stesso autore tentò di ucciderlo!
Ma certo che sapete di chi sto parlando, del famoso Sherlock Holmes! Quest'oggi prendiamo in mano il libro Le avventure di Sherlock Holmes, ovviamente di Arthur Conan Doyle.

Le avventure di
Sherlock Holmes
Le avventure di Sherlock Holmes è una raccolta di dodici racconti che il critico, e scrittore, H.R.F. Keating inserì, nel 1987, nella lista dei 100 migliori gialli letterari della storia del poliziesco.

“Il crimine è una cosa comune. La logica è una cosa rara. Quindi, lei dovrebbe concentrarsi più sulla logica che sul crimine.”

Come sempre, fedele narratore delle avventure del genio sregolato di Holmes è il caro buon vecchio Dottor Watson, che lo segue, come può, nelle sue indagini e nei suoi minuziosi ragionamenti.

Pubblicato dopo i due primi racconti che resero famoso Holmes e il suo autore, di cui vi ho già parlato tempo fa, i racconti raccolti in questo libro lasciano forse un po' deluso il lettore che, abituatosi ai corposi racconti precedenti, si ritrova tra le mani racconti più brevi e un po' meno dettagliati. Tuttavia è solo la forma a risentirne forse un po', perché la sostanza c'è davvero tutta.

“È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.”

Arthur Conan Doyle
Dodici racconti. Ciascuno con il proprio intricato caso, ciascuno con una soluzione talmente ovvia da apparici banale mentre l'ascoltiamo (pardon, leggiamo) dalla voce di Holmes. Noi che, come il povero Watson, cerchiamo di stare dietro a questo bizzarro genio.

Una narrazione che potrà forse sembrare difficile da seguire, ma che, bisogna ricordare, appartiene ad altri tempi; non per questo però impossibile da leggere, basta solo abituare il palato alla scrittura di Conan Doyle per poterlo apprezzare in tutto il suo splendore.

“La vita è infinitamente più bizzarra di qualsiasi fantasia l'uomo possa concepire. Non oseremmo nemmeno immaginare ciò che in effetti non sono che eventi comuni della nostra esistenza. Se potessimo volare, tenendoci per mano, fuori da quella finestra per osservare dall'alto questa grande città, scoperchiare gentilmente i tetti e osservare le stranezze che accadono, le coincidenze bizzarre, i piani che vengono elaborati, il meraviglioso concatenarsi degli eventi nell'arco delle generazioni e i risultati quanto mai outrè che ne derivano, qualsiasi romanzo con i suoi convenzionalismi e le sue conclusioni scontate ci apparirebbe vieto e trito.”

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet, le informazioni riguardanti il libro e l'autore sono state prese dalla Wikipedia, le citazioni invece sono state prese dal libro stesso)
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