28/09/14

La fondazione Rockefeller sposta i suoi investimenti sulle energie rinnovabili

Al Bellagio center della Fondazione Rockefeller si tenne, nel 1987, uno dei meeting più importanti sul cambiamento climatico al quale parteciparono esperti e capi di stato e di governo interessati a iniziare un percorso per rispondere a una delle sfide più importanti del nostro tempo.
Per questo motivo non ci si deve stupire per la decisione dei Rockefeller brothers fund, l’organizzazione filantropica operativa fin dal 1940, la quale ha deciso di smettere di investire nei combustibili fossili per puntare sulle energie pulite.

John D. Rockefeller creò la sua fortuna grazie al petrolio, anche se la punta di diamante del regno da lui fondato è la compagnia petrolifera Standard Oil, non ha mai smesso di cercare vie alternative per usare il patrimonio economico utile per alleviare alcune delle pene che affliggono l’umanità. A tale scopo fondò nel 1913 la "Fondazione Rockefeller" e si è sempre occupata del “benessere del genere umano in tutto il mondo”.

Questa decisione è stata annunciata fatto alla vigilia del Climate Summit 2014 che si è tenuto a New York il 23 settembre. Gli 860 milioni di dollari (675 milioni di euro) in questo momento investiti anche in compagnie legate ai combustibili fossili verranno gradualmente spostati in società che si occupano di trovare soluzioni alternative e pulite per coprire il fabbisogno energetico mondiale.

|“Siamo quasi certi che se John fosse qui oggi, da uomo d’affari lungimirante quale era, avrebbe smesso di credere nei combustibili fossili per investire in energie pulite e rinnovabili” ha detto il presidente del fondo Stephen Heintz.

Mentre Valerie Rockefeller Wayne, pronipote del magnate americano, ha affermato che “lasciare il pianeta in salute è un imperativo morale”. Una decisione che segue una tendenza che potrebbe avere grandi riscontri nel mondo economico, sono già 180 le fondazioni che hanno deciso di investire in modo sostenibile. Ma anche investitori privati, fondi pensionistici, istituzioni americane insieme a centinaia di investitori privati seguono questo trend. In totale sono circa 51 i miliardi di dollari sottratti alle casse delle società “sporche”, secondo quanto calcolato da Arabella advisors.

La decisione della famiglia Rockefeller fa parte di una serie di iniziative volte a proteggere l’ambiente e contrastare il cambiamento climatico. Tra i progetti più ambiziosi c’è 100 resilient cities, il cui scopo è sostenere cento città in tutto il mondo nella loro trasformazione e adattamento ai mutamenti sociali, climatici ed economici che si stanno verificando in questo secolo. Per essere pronti a sostenere una civilità sempre più urbanizzata. La scelta delle 100 città che faranno parte di questo progetto verrà resa nota il 3 dicembre 2014.


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