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Diagnosi accurata |
Quando arrivano i risultati, l'analisi dice che siete positivi a una malattia incurabile, che colpisce una persona su 100. E poiché l'analisi è affidabile al 90 per cento, esiste una probabilità del 90 per cento che il risultato sia corretto, giusto? No, sbagliato. Quasi certamente è un falso allarme, e dovrete fare ulteriori analisi per scoprirlo con certezza.
La ragione è spiegata dalla fallacia della proprietà primaria, che induce talvolta a sovrastimare enormemente i rischi reali di trovarsi di fronte a una minaccia. In sostanza, dipende dal fatto che persino test diagnostici molto accurati faticano a rivelare le malattie rare. Per esempio, su un milione di persone, 10mila avranno la malattia incurabile, e il test accurato al 90 per cento ne rivelerà 9mila. Ma farà anche una diagnosi errata al 10 per cento del numero enorme di persone - 990mila -non malate. Perciò, la diagnosi errata prevale nettamente sui risultati corretti. La probabilità che quel risultato positivo sia corretto diventa, dunque, inferiore al 10 per cento. Anche gli esperti di teoria del rischio, come David Spiegelhalter, ammettono che è complicato capire la fallacia della proprietà primaria: "L'idea che un test accurato al 90 per cento conteggi correttamente meno del 10 per cento dei casi non sembra giusta. È un esempio dove l'intuito e il sesto senso non funzionano", spiega.(science)