24/04/14

Agenzie di collocamento | Nascono quelle per chiunque volesse andare a lavorare all'estero.

Arrivano a oltre 500 i curricula fatti pervenire in solo un mese e mezzo di vita all'agenzia T-Island di Imola, direttamente da giovani italiani pronti a partire per trasferirsi anche dall'altra parte del mondo, pur di avere un lavoro.

L'agenzia di collocamento T-Island di Imola, è specializzata nel reperimento di personale per aziende straniere. Provate ancora a definire i nostri giovani "choosy"!
Infatti tutti coloro che hanno superato i trent'anni di età e sono alla ricerca di un'occupazione hanno dovuto imparare che "choosy" vuol dire "schizzinoso" e lo hanno necessariamente dovuto imparare per potere avere una chance di rilievo sul mercato globale. I 500 curricula che sono giunti nelle mani dei responsabili imolesi della T-Island, nata tral'altro da un'idea del bolognese Alberto Forchielli, un'esperto nello sviluppo di affari intenazionali in particolare sui mercati indiano e cinese, rappresenta la migliore risposta a chi, ultimamente, ha marchiato i nostri giovani, come bamboccioni o choosy o sfigati o ancora poco propensi ad andare via da quella zona sicura rappresentata dalla casa dei propri genitori.
Giovani italiani pronti a fare la valigia

I candidati tipo che a partire dal primo marzo ad oggi hanno inviato il proprio curriculum all'agenzia imolese hanno un'età media 36 anni e un'esperienza lavorativa almeno di 6 sulle proprie spalle. Per quel che concerne le competenze professionali si va da quelle di alto profilo (come ingegneri o medici) a quelle che non necessitano di un titolo di laurea (come cuochi o panettieri).

Nell'intersecare domanda e offerta T-Island ha già collocato 14 lavoratori italiani all'estero, mentre sta cercando di coprire altre 38 posizioni ed ha aperto contatti con 76 aziende straniere in quattro continenti. In base a quanto dichiarato dai responsabili dell'agenzia, sembra che ad esempio, gli infermieri italiani siano molto ricercati negli Emirati Arabi, invece i medici negli Stati Uniti. Per quanto riguarda il settore culinario ad Hong Kong pare ci sia un locale che brama fortemente per avere un cuoco/panettiere Made in Italy.

L'esperienza di T-Island conferma che gli italiani, proprio come un secolo fa, sono nuovamente diposti a lasciare la propria patria in cerca di fortuna all'estero. Per carità, niente terza classe di un piroscafo che promette di traghettarli verso il sogno americano, sostituito dalla scaletta di un volo low cost, pronti a rimettersi in gioco, pur di ricominciare. In fin dei conti, basta fare una semplice e veloce ricerca in rete digitando: "lavorare all'estero" per imbattersi in paginate di risultati di agenzie o siti che offrono possibilità di lavoro ovunque, tranne qui da noi. (il sole 24 ore)
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.