07/03/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte nona

  Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"
8 Sociale Durante la sua campagna elettorale “l'abbronzato” aveva promesso ai cittadini americani interventi in favore di Main Street ( strada del lavoro), per ridurre la disoccupazione, che nel frattempo ha raggiunto il 10%. C'è da impallidire !!!!!!!! Il fatto è che lo stato sociale non viene eliminato solo negli Stati Uniti, dove era esistito solo pro forma, ma anche nei paesi europei, dove invece, attraverso lunghe lotte, era stato possibile creare uno stato solidaristico, che i nostri politici, sempre ligi alla volontà dei loro padroni americani, stanno smontando pezzo per pezzo. Degli ospedali italiani i nostri politici non si fidano, infatti se ne vanno all'estero, per non citare la scuola, tanto i signorini e compagnuzzi i loro figli li mandano nelle scuole internazionali. Riusciremo ad invertire questo trend? È possibile, come cercherò di dimostrare in questo scritto, ma non possiamo certamente contare su di loro. Gli elementi analizzati rendono evidente come quella a cui stiamo assistendo non è una crisi di sistema, ma è la crisi finale del modello americano, che si sta esprimendo attraverso tutti gli aspetti della vita pubblica. L'american Dream ( il sogno americano) s'è trasformato nell'American Dream-ing ( nell'incubo americano). Ne usciremo solo se saremo in grado di inventare vie alternative , che riescano a compensare gli squilibri attuali non più sostenibili. 

Società industriale e società post-industriale La società industriale era la società di produzione di massa. La società cioè che ha permesso un certo benessere con la produzione e la distribuzione dei prodotti a grandi masse di cittadini. L'organizzazione sociale di questo tipo di società era a forma piramidale: Una vasta base di operai produttori, legati alla catena di montaggio, una parte intermedia di esecutori, cioè di impiegati che traduceva in operatività la progettualità dei dirigenti ed infine la classe dirigente, l'unica abilitata ad essere creativa e a prendere delle decisioni. Questo tipo di società è entrato in crisi da una parte a causa dell'introduzione di macchinari tecnologicamente sempre più raffinati, che riducevano notevolmente la partecipazione di mano d'opera non qualificata; dall'altro spostando le imprese, che richiedevano un uso intensivo di mano d'opera, in paesi dove questa costava poco. Siccome i costi della mano d'opera in questi paesi veniva mantenuta bassa artificiosamente, gli operai non potevano comprare gli oggetti che producevano, mentre nei paesi di origine, la classe operaia, rimasta senza lavoro, non era in grado più di acquistare i prodotti fabbricati all'estero, anche se più economici, per mancanza di lavoro e quindi di soldi. E così la grande impresa di produrre oggetti a prezzi stracciati s'è rivelata una vittoria di Pirro, perché per produrre a prezzi economici bisognava tenere bassi i salari, ma se si tenevano bassi i salari, la gente non aveva più i soldi per comprare i prodotti. Per qualche tempo, sopratutto gli americani, sono andati avanti comprando a credito, ma, come succede, ad un certo punto il creditore ha voluto vederci chiaro ed è venuta fuori la merda in cui ci troviamo. In questo tipo di società c'era chi ci faceva grossi affari ed, anche se deve ammettere che “forse” è necessario cambiare qualcosa, fa tutto il possibile per mantenere tutto come prima. Le società sono sempre state cambiate da estremisti, che vivono di solito pericolosamente, perché le idee nuove, anche le più innocenti, mettono sempre in discussione quelle vecchie, ma è su quelle vecchie che s'è creata la struttura di potere, che permette a molti di godere di notevoli privilegi. Questi non sono tanto d'accordo a perderli per qualche disgraziato come pezzelatied che mette in giro delle idee nuove e pericolose per “ l'ordine costituito”. La società post-industriale è una società che ha alla base non più il prodotto di massa, ma quello di qualità. L'affermazione sembra universalmente condivisibile, ma se l'approfondiamo ci renderemo conto perché a moltissimi brucia il culetto e cercano disperatamente tutte le strade per ingabbiare questa novità nelle vecchie strutture. Il suo veicolo è internet. In questo veicolo sono tutti uguali, anonimi; vale solo quello che sono in grado di esprimere e solo per quella volta, se non saranno in grado in futuro di ripetere performances interessanti. Non servono le cariche o i soldi che uno HA, perché se uno è stronzo e dice sciocchezze non lo cagherà nessuno, nemmeno se Ha la carica di presidente della Repubblica. Per questo motivo sia la destra che la sinistra stanno cercando in tutti i modi di mettere sotto controllo questo “pericolosissimo strumento” che butta per aria tutte le gerarchie faticosamente conquistate. Inoltre se alla base della struttura sociale viene posta la qualità e non più la quantità, quanto valgono i milioni ( che infatti non esistono più) di dimostranti ? Se il lavoro, come dice Marx è una merce, anche particolarmente pregiata, perché è su di esso che il capitalista fonda il suo guadagno, allora anch'esso dovrà essere valutato sulla base della sua qualità. E allora qual è la qualità del lavoro di quei dirigenti, sopratutto nella cosa pubblica, che entrano in ufficio, quando ci vanno, con una pila di giornali per “ ammazzare il tempo” ? Infine che senso ha combattere per il posto fisso e la giornata lavorativa di otto ore, se queste vengono impiegate a grattarsi i connotati in lavori socialmente inutili? La battaglia contro la legge Biagi è stato un falso obiettivo, di chi fa finta di voler cambiare tutto, senza cambiare niente. La società industriale è stata l'espressione più crudele di degrado umano e sociale, che la storia ricordi. Gli operai quando si mettevano alla catena di montaggio venivano ridotti al rango di bestie, perché insieme alla giacca appendevano all'attaccapanni anche il cervello. Come è possibile ottenere la piena occupazione in lavori socialmente utili? Attraverso la conoscenza. In questo ambito è possibile creare posti di lavoro all'infinito e sono tutti estremamente produttivi, perché caratteristica di una società post-industriale è la vendita di prodotti della mente, di nuove idee, che mettano le nuove generazioni in grado di affrontare i terribili problemi che una società barbara ha loro lasciato. L'industrialismo è stato un passaggio necessario per lo sviluppo dell'umanità, ma esso ha rappresentato il trionfo della barbarie, del deserto culturale. L'agricoltura è stata industrializzata ( monocolture) e tutto il sapere raccolto da generazioni di contadini è andato disperso. L'artigianato con la sua creatività è stato sostituito da oggetti standard, spesso brutti, perché si doveva privilegiare la facilità di esecuzione. S'affermava la cultura del “tutto e subito”, senza badare alle conseguenze per le generazioni future. L'attuale crisi finanziaria è appunto conseguenza di questo modo di pensare. In Germania le scorie nucleari sono state messe in vecchie miniere di Salgemma in disuso, perché a suo tempo “ grandi esperti” comprati dai gestori dei reattori nucleari le definirono estremamente sicure, nonostante il parere contrario di altri esperti, indipendenti. Ovviamente i politici non vedevano l'ora di soddisfare le richieste dei loro padroni; risultato: Le infiltrazioni d'acqua hanno minato la stabilità delle miniere, inoltre l'acqua mescolata al sale ha attaccato i bidoni contenenti scorie atomiche. Per riportare fuori i bidoni ci vogliono due miliardi di euro, ma lo stesso governo, che ha concesso ottanta miliardi ad una sola banca in difficoltà, dichiara che non ha i due miliardi per recuperare i bidoni. Conclusione: la falda d'acqua è contaminata, sono apparsi cartelli che invitano la popolazione per i prossimi centomila anni a consumare acqua minerale e ad evitare di fare il bagno nelle acque della zona. Per anni, mi ero bagnato nei laghetti che dappertutto sorgevano in boschi di betulle e pini stupendi. Ecco il mondo che lasciamo ai nostri figli. Qualcuno sogna la realizzazione di centrali nucleari in una nazione che viene sconquassata da terremoti ogni dieci anni. Cosa pensare? Solo notevoli strumenti culturali di cui si siano appropriati grandi masse di giovani cittadini, forse potranno permettere loro di venire a capo di problemi che una società barbara e criminale ha loro lasciato. E adesso fatevi il conto a quanta gente ho pestato i calli con la mia affermazione innocentina. Questi ovviamente non se ne staranno con le mani in mano, ma non li temo, perché la forza della ragione è quella appunto..... di avere ragione............
                                                                                                               scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                               [mercoledì la decima parte]
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